L'ANALISI
08 Febbraio 2024 - 05:05
CAPPELLA DE' PICENARDI - Il mondo dell’associazionismo e della solidarietà si arricchisce di una nuova realtà: si chiama Sbadabammm, ha sede a Cappella de' Picenardi e si è costituita il 13 gennaio scorso dopo un paio di anni di ‘rodaggio’. L’associazione culturale sta bruciando le tappe e ha già eletto il proprio direttivo di cinque membri: Marcello Sacchini presidente, Hamns Scaratti vice, Giampaolo Sasso segretario, Fabio Ferrari e Simone Salvagni consiglieri. La campagna di tesseramento è iniziata domenica scorsa e i soci sono già una trentina, anche se l’obbiettivo dichiarato è quello di arrivare ad almeno un centinaio.
Lo scopo del nuovo sodalizio è prevalentemente quello della beneficenza, ma l’intenzione è anche quella di collaborare attivamente con gli enti che si occupano della gestione delle persone disabili, prevalentemente giovani. Inizialmente la ‘rampa di lancio’ sarà la cooperativa bresciana Sorgente che da diversi anni si occupa proprio di persone con disabilità e che Sbadabammm aiuterà con l’organizzazione di iniziative, manifestazioni, incontri, gite sociali con l’obbiettivo di raccogliere fondi da devolvere alla cooperativa stessa.
«L’idea di partenza — dice Sacchini — nasce da me e dall’esperienza che ho maturato in passato come volontario all’istituto ospedaliero di Sospiro — dove da anni lavora mia moglie —, organizzando momenti conviviali, musicali e ludici con i ragazzi dell’istituto. Il nome dell’associazione — prosegue Sacchini — è nato dall’incontro con un mio amico. In un momento di particolare gioia e allegria venne fuori questo termine onomatopeico che si è trasformato nel nome dell’associazione».
L’inizio della nuova avventura solidale è stata la creazione di una maglietta. «Ci siamo autofinanziati e abbiamo prodotto delle magliette con il nome del futuro sodalizio e il logo costituito da un simpatico cane. Mi ero ispirato a immagini viste in rete e pensavo potesse piacere ai ragazzi. Così abbiamo iniziato a partecipare a fiere e mercatini per vendere le t-shirt, raccogliere un po’ di fondi a scopo benefico e coinvolgere i ragazzi stessi. Un’attività che è subito decollata, visto il successo delle magliette, e che è diventata anche molto impegnativa. Presto ci siamo accorti che una o due persone non bastavano più, per cui abbiamo iniziato a coinvolgere altre persone e amici: cremonesi, bresciani e mantovani che fossero interessati al progetto. Non senza difficoltà ci siamo trovati a partire dall’inizio del 2022 e piano piano ci siamo resi conto che il progetto si poteva realizzare. Così, grazie ad amici vecchi e nuovi, è nata questa nuova collaborazione, ricca di idee e consigli da parte di tutti, che si è concretizzata, finalmente, qualche giorno fa con l’ufficializzazione di questa nuova associazione».
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