L'ANALISI
01 Febbraio 2024 - 16:53
Il vescovo Napolioni dal Papa
CREMONA - «Il Papa ci ha messi subito a nostro agio. È stato un dialogo nel quale tutti noi abbiamo avuto modo di intervenire e nel quale sono stati toccati tanti argomenti decisivi per la vita e il futuro delle nostre comunità». Così il vescovo Antonio Napolioni, da Roma, a quanto puntualmente riferito dal sito della diocesi, ha commentato l’udienza di papa Francesco, durata un’ora e tre quarti nella tarda mattinata di oggi, con i presuli della Conferenza episcopale lombarda, guidati dall’arcivescovo metropolita Mario Delpini. I pastori delle dieci Chiese locali lombarde (tra i quali monsignor Daniele Gianotti, vescovo di Crema e il cardinale Oscar Cantoni, ora vescovo di Como), con gli ausiliari e alcuni emeriti (non ha potuto essere presente monsignor Dante Lafranconi) sono dall'inizio della settimana nella capitale e centro del mondo cattolico per la ‘visita ad limina’ (alle tombe degli Apostoli) prescritta dal Codice di diritto canonico, nella quale ogni vescovo è tenuto a relazionare alla Santa Sede sulle condizioni della diocesi a lui affidata.
Una particolare attenzione, nel colloquio con il Santo Padre, è stata rivolta ai giovani e agli oratori, istituzione educativa particolarmente radicata in Lombardia (oltre che nel Piemonte di San Giovanni Bosco). «Il Papa — ha detto ancora monsignor Napolioni — ha espresso grande apprezzamento per gli oratori e stima per i preti che vi si dedicano, stando vicino ai bambini così come agli anziani, rilevando l’importanza che questi luoghi rivestono nella vicinanza alle persone e nell’accompagnare la crescita dei ragazzi. È stata sottolineata la necessità di valorizzare le inquietudini dei giovani e di svegliare quelli appiattiti».
Tra i vari argomenti affrontati le ragioni di speranza pur in una società affaticata e confusa, l’evagelizzazione, l’educazione alla pace, la spiritualità dei sacerdoti e il servizio dei diaconi, la vita consacrata, la diffusione nel popolo cristiano della lettura del Vangelo, la dimensione pastorale della Chiesa, aperta all’accoglienza di tutti e all’accompagnamento di ciascuno. «Il Papa si è dimostrato attento su tutto – ha concluso il vescovo –. Davvero in tutti noi c’è stata grande soddisfazione per questo incontro e per l’attenzione paterna ricevuta dal Papa, che ha apprezzato anche la bella e feconda comunione tra noi vescovi lombardi».
La visita al Pontefice è stata accompagnata e seguita dalla preghiera dei presuli sulle tombe dei Papi (tra la basilica di San Pietro e le Grotte vaticane) e da un momento di confronto interno e, nel pomeriggio, dall’incontro con la Segreteria generale del Sinodo, guidata dal cardinale Mario Grech. La giornata si è conclusa nel Pontificio Seminario Lombardo di piazza Santa Maria Maggiore, di cui sono stati o sono allievi anche diversi sacerdoti cremonesi che perfezionano i loro studi nelle Università Pontificie.
La ‘visita ad limina’ terminerà oggi con altri impegnativi incontri in Vaticano: nelle due sezioni del dicastero per l’Evangelizzazione (Questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, pro-prefetto l’arcivescovo Rino Fisichella; Prima evangelizzazione e nuove Chiese particolari, pro-prefetto il cardinale Luis Antonio Tagle) e nel dicastero per il Culto divino (prefetto l’arcivescovo Arthur Roche). Successivamente i vescovi — che in questi giorni hanno soggiornato presso l’Istituto di Maria Bambina — parteciperanno alla concelebrazione conclusiva nella basilica di San Paolo fuori le mura. Monsignor Napolioni si tratterrà un giorno in più a Roma per una riunione della Commissione episcopale della Cei per la famiglia, i giovani e la vita, di cui fa parte. Nei giorni scorsi è spettato al vescovo di Cremona presentare nei dicasteri vaticani quanto operato dalle Chiese di Lombardia nell'ultimo decennio nel campo della pastorale familiare e della tutela dei minori.
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