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CREMA

Rischio sismico, in città un punto di rilevazione

Inserita nella rete nazionale per valutare i movimenti della terra

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

31 Gennaio 2024 - 17:31

Protezione civile al Galileo: «Allievi pronti all’Sos»

CREMA - La città diventerà sede per il monitoraggio dei terremoti: è stata scelta dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, in particolare dall’ufficio delle attività tecnico scientifiche per la prevenzione dei rischi, per far parte di un sistema avanzato e integrato, finanziato tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Entro il 2026 Crema e altri 165 comuni italiani ospiteranno, infatti, una delle nuove stazioni della Rete accelerometrica nazionale (Ran), tecnologia che registra la risposta del territorio italiano al terremoto, in termini di accelerazioni del suolo.

Secondo la mappatura regionale delle zone a rischio per i terremoti, Crema e il Cremasco rientrano comunque nelle aree a bassa sismicità. «I dati prodotti — chiariscono dal Dipartimento nazionale di Protezione civile – permettono di descrivere nel dettaglio lo scuotimento sismico nell’area dell’epicentro, consentono di stimare gli effetti attesi sulle costruzioni e sulle infrastrutture. E sono utili per gli studi di sismologia e di ingegneria sismica e possono contribuire a definire l’azione da applicare nei calcoli strutturali per la ricostruzione».

La Ran è già distribuita sull’intero territorio nazionale, soprattutto nelle zone ad alta sismicità ed è gestita da personale specializzato del dipartimento della Protezione civile. Attualmente è costituita da 647 postazioni digitali, provviste di un accelerometro, un digitalizzatore, un modem con un’antenna per trasmettere i dati digitalizzati, un ricevitore Gps e altre tecnologie. Di queste 234 sono inserite all’interno di cabine di trasformazione elettrica di Enel distribuzione e 413 sono posizionate su terreni di proprietà pubblica.

I dati affluiscono al server centrale della Ran nella sede del Dipartimento, dove vengono acquisiti ed elaborati in maniera automatica per ottenere una stima dei principali parametri descrittivi della scossa. Al database della Ran affluiscono in tempo reale i dati provenienti da altre reti accelerometriche di proprietà pubblica, in base a intese programmatiche e a convenzioni. Nei giorni scorsi, la giunta presieduta dal sindaco Fabio Bergamaschi, ha dato il via libera al progetto «Per parte nostra — chiarisce la delibera — sarà necessario identificare da parte del Comune il sito ritenuto idoneo a ospitare la stazione. Dovrà essere concordato con gli addetti del Dipartimento della Protezione civile a seguito di sopralluoghi sul territorio. Gli oneri a carico della nostra amministrazione sono solo quelli derivanti dalla copertura delle spese per la fornitura di energia elettrica, necessaria ad alimentare la strumentazione. Oltre all’impegno a garantire l’accesso al sito ai tecnici delle società che saranno successivamente identificate per l’installazione della stazione e per la sua manutenzione della stessa».

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