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ELECTION DAY L'8 E 9 GIUGNO

Elezioni, via libera al terzo mandato: i sindaci in provincia pronti alla sfida

Alle amministrative si vota in 87 comuni, fra i quali i maggiori sono Cremona, Casalmaggiore, Castelleone, Pandino, Soresina, Offanengo e Castelverde. C'è la possibilità di accorpare il voto alle europee

La Provincia Redazione

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26 Gennaio 2024 - 05:00

Elezioni, via libera al terzo mandato: i sindaci in provincia pronti alla sfida

CREMONA - Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l'Election day che fissa le elezioni  europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.

I SINDACI DI CASTELLEONE, SORESINA E CASTELVERDE PRONTI ALLA SFIDA

di Andrea Arco

Col via libera al terzo mandato per i sindaci che hanno amministrato per due legislature di fila nei Comuni che hanno meno di 15mila abitanti, Pietro Fiori e Diego Vairani, rispettivamente fasce tricolori premiate dalle urne per dieci anni a Castelleone e Soresina, cominciano a farci il cosiddetto ‘pensierino’. Niente di scontato, in realtà, perché a monte ci sono, per entrambi, ragionamenti che non coinvolgono la singola figura ma un gruppo esteso e consolidato. Due civiche, più o meno appoggiate dai partiti. Ma, a prescindere, vittoriose alla doppia tornata e quindi molto importanti, anche al di là del panorama cittadino.

Diego Vairani di Soresina

Detto questo, nessuno dei due esclude l’ipotesi di tornare sullo scranno. Anzi, citando i diretti interessati: «Fino a ieri lavoravamo ad altre ipotesi e solo oggi (ieri, ndr) prendiamo atto della cosa – ha spiegato Fiori, sindaco del quarto Comune più popoloso della provincia, quello sotto la Torre Isso –. Certamente, come ho già detto, valuterò il da farsi ma, sempre come ho già affermato, non sarò io bensì l’intero gruppo a decidere. Il mio ruolo nella squadra – conclude – non è affatto in discussione. C’ero all’inizio e ci sarò. Ma non spetta a me la decisione della candidatura. C’è dunque è la mia disponibilità, ma c’è anche un gruppo unito che decide e che può esprimere per competenza, passione, entusiasmo, professionalità ed esperienza altri candidati alla carica di sindaco di assoluto valore».

Pietro Fiori di Castelleone


Non vanno diversamente le cose sotto la Tettoia. «Fino a ieri (mercoledì, ndr) la questione non si poneva nemmeno. Consapevole del fatto che ho già fatto l’amministratore per dieci anni – commenta Vairani – farò le necessarie valutazioni. Alla luce di quanto detto, è chiaro che, da alcuni mesi, si stava lavorando a una diversa figura all’interno di Rinnova Soresina. E, a tal proposito – aggiunge il sindaco uscente –, voglio ricordare che stiamo parlando di una lista che esiste da 15 anni, a differenza di altre liste, di movimenti e persino di partiti. E questo non certo per vantarmi o vantarci, semmai il contrario. Per ricordare, più che altro, che spesso e specialmente sotto elezioni i media guardano al sindaco. Ed è giusto, ovviamene, Quello che c’è dietro, però, è molto di più».


La filosofia di ‘Rinnova’: «In questi dieci anni – commenta il primo cittadino soresinese –, come i miei colleghi, non avrei mai potuto lavorare al meglio senza la collaborazione di tutte le persone che fanno parte della giunta e dell’amministrazione». Ecco perché la candidatura, in sostanza, resta sul filo del rasoio. «Mi prenderò qualche settimana per decidere. Il messaggio che penso debba passare – anticipa il sindaco della Città del Genala – è che, Vairani o meno, ci sarà continuità. C’è sempre stata, di programma e di intenti, al di là dei singoli candidati».

Graziella Locci di Castelverde


«Il via libera al terzo mandato era un elemento ch attendevano all’interno della squadra – rileva il sindaco di Castelvede Graziella Locci - fino ad oggi ci siamo guardati in faccia aspettando di capire se ci sarebbe stata questa opzione. Stiamo lavorando per formare la squadra, alcuni hanno garantito nuovamente l’impegno, altri invece torneranno alle loro vite di normalità. Se la squadra ha determinate caratteristiche io confermo la mia disponibilità, ma oggi la priorità non è che io o qualcun altro faccia il sindaco, bensì quella di creare una squadra operativa e al servizio del cittadino; nel momento in cui riusciamo a costituire in gruppo con determinate competenze, allora posso anche decidere di dare continuità, senza precludere però il posto a qualcun altro».

I SINDACI DI OFFANENGO E CASALETTO CEREDANO TENTATI DALL'OPPORTUNITÀ

di Dario Dolci

Vincoli di mandato rimossi e i due sindaci del Cremasco che ne potranno beneficiare, tra i Comuni che andranno al voto a giugno, si dichiarano non solo soddisfatti ma anche possibilisti per una nuova candidatura alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. È il caso di Gianni Rossoni, primo cittadino di Offanengo, e di Aldo Casorati, che guida la giunta di Casaletto Ceredano. La possibilità di concorrere per un terzo mandato per i sindaci nei Comuni tra i 5 e i 15mila abitanti è ormai ufficiale. Non solo. Il Decreto ministeriale approvato ieri dal Consiglio dei ministri ha anche tolto ogni limite nei centri al di sotto dei 5mila abitanti.

Gianni Rossoni di Offanengo

«Condivido entrambe le decisioni – afferma il 74enne Rossoni – e per quanto mi riguarda, se mi verrà chiesto e se ci saranno le condizioni, valuterò la disponibilità di una mia ricandidatura». L’esperto amministratore non vuole precorrere i tempi, ma la corsa al tris è tutt’altro che improbabile. «Per poter fare il sindaco, diciamo benino – prosegue – servono tempo, voglia, passione e competenza. Personalmente, rimpiango l’organizzazione dei partiti, che formavano le persone ed erano una fucina di amministratori. Oltre alla preparazione, poi, ciò che serve è la capacità di relazioni, l’abitudine a misurarsi con gli altri, una qualità che chi viene dalla società civile spesso non ha».

Amministrare un Comune, secondo Rossoni, non è una cosa banale: «I bilanci ormai sono ultrabloccati. Non puoi più mettere in campo delle fantasie, perché devi fare i conti con la realtà e con entrate che diminuiscono sempre. La spesa sociale, poi, sta aumentando a dismisura». La salvezza, secondo il sindaco di Offanengo. è nella gestione dei servizi associati: «L’Area omogenea a la società partecipata ConsorzioIT hanno una funzione di supplenza verso i Comuni, che spesso non dispongono di una struttura sufficiente per far fronte ai diversi impegni. Gestire le funzioni in maniera associata può aiutare. Se ci si mette insieme, allora si possono tenere anche i campanili».

Aldo Casorati di Casaletto Ceredano


A beneficiare della cancellazione di ogni limite di mandato per i Comuni sotto i 5mila abitanti è Casorati, 76enne sindaco di Casaletto Ceredano. «Senza dubbio, il provvedimento preso dal Consiglio dei ministri è positivo e mi trova d’accordo». Ma non solo, visto che Casorati sembrerebbe pronto a sfruttare questa nuova opportunità: «Dovrò pensarci e riflettere bene, anche perché quest’anno festeggerò le 77 primavere. Nei prossimi giorni avrò un incontro con il mio gruppo e insieme valuteremo. Una cosa è certa: amministrare al giorno d’oggi richiede fatica».

A CASALMAGGIORE BONGIOVANNI SI RICANDIDA, IL CENTROSINISTRA VALUTA LE CANDIDATURE

di Davide Bazzani

Sono quattro i sindaci della zona casalasco-piadenese interessati dalle decisioni assunte ieri mattina dal Consiglio dei ministri in materia elettorale. Quello del centro più importante è il leghista Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore, che a questo punto sarà investito della terza candidatura a primo cittadino del capoluogo casalasco. Bongiovanni aveva manifestato pubblicamente da tempo la propria disponibilità a una terza candidatura. Tutti d’accordo gli alleati, a partire dal coordinatore di Fratelli d’Italia, Marco Micolo, che ha sempre garantito il proprio appoggio in caso di una modifica normativa. E non più tardi di mercoledì, Micolo ci ha detto: «Se tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato e Bongiovanni potrà essere ricandidato, noi la lista per le elezioni 2024 l’avremo, in buona sostanza, già pronta». Nessuna anticipazione, per ora, ma si presume che non ci saranno sconvolgimenti particolari.

Filippo Bongiovanni di Casalmaggiore


Se tutto procederà come pare, in campo dovrebbe poi scendere la lista civica con candidato sindaco Luciano Toscani e quella del centrosinistra, che dovrebbe candidare una donna. Altri ‘rumors’ relativi a ulteriori liste, almeno per il momento, non sono emersi. Nella fascia dei Comuni sotto i 5mila abitanti, ci sono tre situazioni da definire, con sindaci che a giugno avranno concluso il loro terzo mandato. Mario Bazzani, primo cittadino di Torre de’ Picenardi, ha già deciso di non candidarsi più, dopo una vastissima esperienza amministrativa. «Mi dedicherò solo al volontariato», ha detto in più di una occasione. E l’ambito è noto, quello degli ‘Amici di Emmaus’ e della Comunità di Canove de’ Biazzi, dove Bazzani opera già da tanti anni, occupandosi in particolare del settore dei libri nel mercatino dell’usato.


Uno dei sindaci che come Bongiovanni potrebbe ricandidarsi è Alessandro Gozzi di Martignana di Po, centro che al momento ha solo la lista di maggioranza. «Io sono disponibile a ricandidarmi – ci ha detto ieri pomeriggio —. Giovedì prossimo ci riuniremo e decideremo il da farsi». Stando a quel che abbiamo potuto ‘raccogliere’ in paese, in ambito amministrativo, la possibilità che Gozzi possa continuare a fare il sindaco è stata accolta con sollievo. Non c’era insomma la ‘corsa’ alle candidature. Voci di altre liste in fase di formazione non ce ne sono, per il momento. Anche se fino alla prima decade di maggio c’è tempo per presentarsi.


L’altro sindaco che sta completando il terzo mandato è quello di Tornata, Mario Penci, di cui per il momento non si conoscono le intenzioni. Ci sono altri sindaci nel territorio che stanno facendo il loro terzo mandato, ma la loro scadenza è più avanti. Pierguido Asinari di San Giovanni in Croce è stato confermato primo cittadino a ottobre del 2021, con l’86% dei voti, e scadrà pertanto nel 2026. Era l’unico candidato alle elezioni. Stesse tempistiche per Dino Maglia, sindaco di San Martino del Lago, confermato con il 62,93% per il suo terzo mandato: in questo caso le liste in sfida erano tre. A questo punto, tra due anni, se lo vorranno, sia Asinari che Maglia non avranno ostacoli a eventuali ricandidature. Si vedrà.

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