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Asfalto da incubo sulla ciclabile, è protesta: «Rischi e disagi»

Residenti esasperati in via Indipendenza: lavori a metà tra avvallamenti, buche, bitume sgretolato e rappezzi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Gennaio 2024 - 05:05

Asfalto da incubo sulla ciclabile, è protesta: «Rischi e disagi»

CREMA - La ciclabile lasciata a metà. I lavori di rifacimento del fondo stradale del percorso protetto di via Indipendenza hanno completato una fetta, quella tra il grande parcheggio che porta su viale De Gasperi e il quartiere di Crema Nuova, ma solo sul lato destro della carreggiata per chi viaggia in direzione del centro natatorio Bellini. L’altra metà di questa striscia d’asfalto e la quasi totalità del percorso sul versante opposto della via sono ancora martoriati da avvallamenti, buche, parti di bitume sgretolato e rappezzi di ogni genere. Non ultimi quelli realizzati per la fibra ottica. In alcuni passaggi, come all’altezza dell’attraversamento semaforico che porta nel quartiere di San Carlo, il fondo è davvero pericoloso, un groviera che fa sobbalzare la bici e rischia di far cadere chi va a piedi.

Il ghiaccio di questi giorni, caratterizzati dalle temperature notturne ben al di sotto dello zero, peggiora ulteriormente le cose. I residenti — e non solo loro — si lamentano, chiedono al Comune una manutenzione definitiva dei due nastri d’asfalto, in modo da renderli uniformi. «Vanno anche messi in quota i tombini – sottolineano alcuni ciclisti che utilizzano abitualmente il tracciato – ogni volta è uno slalom per evitare di finirci dentro con la ruota e sobbalzare o peggio rischiare di cadere». Una doppia ciclabile che è una delle più importanti della città, sia per la sua lunghezza, oltre un chilometro, praticamente tutta la via dal rondò del cimitero Maggiore sino al sottopasso veicolare ferroviario, sia per i servizi che collega. Dagli esercizi commerciali al centro natatorio Bellini, dal bocciodromo alla multisala cinematografica e molti altri.


E lungo la ciclo pedonale resta irrisolto anche un altro problema, relativo all’uscita da via Cattaneo, strada lunga 200 metri che sbuca in salita da via Indipendenza, regolata da un semaforo. Due mesi fa i residenti avevano chiesto che venissero posizionati degli archetti sulla ciclo pedonale, perpendicolare all’incrocio: la stessa è percorsa ogni giorno da centinaia di ciclisti, tra i quali i bambini che frequentano la primaria Curtatone e Montanara, che si trova a poche centinaia di metri. Purtroppo, molti di loro non sono attenti e non rispettano il rosso. Attraversano a tutta velocità anche quando, per chi arriva da via Cattaneo, c’è il verde.

Se in quegli istanti esce un’auto, c’è il pericolo che vengano investiti. Con una richiesta firmata da 27 residenti, era stato chiesto al Comune di installare degli archetti, proprio rallentare le biciclette. Per ora nulla di fatto. Così come non ha ottenuto soddisfazione la richiesta di interventi per rallentare i veicoli proprio in via Cattaneo. Automobilisti che, immettendosi dai parcheggi del centro direzionale passano anche a ottanta all’ora, su una strada in zona residenziale, che ha accessi carrai e un parco giochi molto frequentato dai bambini residenti in zona. Il motivo? Passare col verde che, ovviamente, essendo la strada una secondaria, dura pochi secondi.

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