L'ANALISI
20 Gennaio 2024 - 13:30
CREMONA - I Carabinieri della Stazione di Cremona hanno avviato le indagini su un furto in abitazione commesso da finti appartenenti alle forze di polizia. Ieri mattina, nel quartiere Po, una donna è stata avvicinata per strada da un uomo che si è spacciato per il figlio di una ex vicina. Con una scusa è riuscito ad entrare nella casa della vittima e, poco dopo, è arrivato nell'abitazione un altro uomo che si è spacciato per un appartenente alle forze dell’ordine, che le ha mostrato un tesserino, evidentemente fasullo, e un portafoto che la donna ha riconosciuto come proprio.
L’uomo ha detto che si trattava di refurtiva recuperata nella zona e si è recato nella camera da letto a verificare la presenza di eventuale tracce lasciate dai ladri. Poi i due uomini si sono allontanati dall’abitazione e il marito della donna, mentre rincasava, li ha incontrati sulle scale del palazzo. La donna ha raccontato la vicenda al marito e si sono accorti che erano sparite alcune centinaia di euro che avevano lasciato in un cassetto, a disposizione per le esigenze quotidiane. Hanno chiamato i carabinieri ed è intervenuta una pattuglia della Sezione radiomobile che ha ricevuto la descrizione dei ladri. Successivamente, la coppia è andata in caserma a presentare la denuncia.
Al centro di truffe/furti di ogni genere sono soprattutto le persone di una certa età: spesso sole in casa, ben disposte anche verso chi non conoscono e verso chi ha comportamenti all'apparenza normali, anche se magari un po' insoliti.
Ma bisogna diffidare di apparenza distinta, sorriso cordiale, pseudo amici (o sedicenti amici di propri familiari) che si presentano all’improvviso, in realtà truffatori che si mostrano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per riuscire a stabilire un contatto e per introdursi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.
E si deve diffidare dell’improvviso arrivo di appartenenti alle forze dell’ordine con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili. Comportamento generalmente inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, salvo urgentissime situazioni, operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio.
E la più classica delle truffe avviene spesso al telefono con una telefonata da parte di pseudo avvocati che chiedono urgentemente denaro per un familiare in difficoltà: un incaricato (spesso indicato come appartenente alle forze dell’ordine) verrà a prelevarlo, magari disposto ad accompagnare la vittima al bancomat. Non si deve consegnare denaro o gioielli in nessun caso. Infatti, è necessario ricordare che si deve sempre diffidare di chi chiama al telefono qualificandosi come avvocato o appartenente alle forze dell’ordine e chiedendo somme di denaro od oggetti preziosi per evitare guai giudiziari perché richieste del genere non sono consentite. In tutti questi casi, si deve immediatamente chiamare il 112, per allertare le forze dell’ordine.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris