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SONCINO. IL LUTTO

Addio al dottor Pezzola, indimenticabile ‘doc' della Fondazione

Aveva 76 anni. Incarnava perfettamente la tradizionale figura del medico, quello ‘di una volta’

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

14 Gennaio 2024 - 16:11

Addio al dottor Pezzola,  indimenticabile ‘doc della Fondazione

Il dottor Alberto Pezzola

SONCINO - È scomparso a 76 anni, dopo aver lottato contro la malattia, Alberto Pezzola. Medico nativo di Orzinuovi, ma molto conosciuto e stimato anche nel borgo, è stato una figura simbolo della professione e, per i soncinesi, indimenticabile e indimenticato ‘doc della Fondazione’.

Classe ‘47, Pezzola era per tutti «il dottor Pezzola». E non si tratta di un vano e vago titolo onorifico: incarnava perfettamente, sia nell’immaginario collettivo che per quello che ha fatto in 40 anni di onorato servizio, la tradizionale figura del medico. Quello ‘di una volta’, pur sapendosi adattare ai cambiamenti e restando sempre prezioso per tutti. Era Alberto per la moglie Ruth e per il figlio David, ma è rimasto «il dottore» per generazioni nate e cresciute all’ombra della rocca anche dopo il suo pensionamento, che risale a oltre sei anni fa.

L’attaccamento al mondo della salute ma, ancor di più, la necessità di star vicino alle persone per dare quel consiglio che può salvare una vita l’aveva portato alla libera professione, anche quando avrebbe potuto dedicarsi al meritato riposo. Una vocazione, la sua, quasi genetica. Il padre Amadio, anch’egli medico, gliel’ha trasmessa insieme a quella saggezza e carisma in grado di rassicurare tutti i pazienti, dai più piccoli ai ‘nonni’.

E proprio ai nonni ha dedicato, in diverse Rsa del Cremonese ma soprattutto a Soncino, gli ultimi anni della sua vita, curandoli prima col sorriso e solo poi con ricette e farmaci.

Avido lettore, profondo studioso e appassionato collezionista, conservava gelosamente queste qualità dietro un atteggiamento di sobrietà e simpatia in grado di mettere chiunque a proprio agio. Anche per questo parenti e amici hanno scelto, per commemorarlo, una frase tratta dal capolavoro di de Saint-Exupéry: «Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che abiterò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero».

L’ultimo saluto domani, alle 15, nella parrocchiale della Capitale della Bassa.

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