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PANDINO

Abbattuto il rudere di via Garibaldi, ma recuperati i mattoni

Conservati come elemento storico. Ora la Fondazione ospedale dei poveri, proprietaria, deciderà la destinazione dell’area

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

13 Gennaio 2024 - 18:24

Abbattuto il rudere di via Garibaldi, ma recuperati i mattoni

PANDINO - Un rudere pericoloso, un pugno in un occhio a due passi dal centro del paese, una ferita che rischiava di rimanere tale ancora per decenni. E invece, è stato abbattuto il complesso decadente di via Circonvallazione-via Garibaldi, di proprietà della Fondazione ospedale dei poveri. In condizioni pessime da tempo immemore, era puntellato e in passato aveva subito cedimenti e crolli parziali.

«Non si poteva più aspettare, anche per tutelare l’incolumità pubblica», sottolinea il presidente della casa di riposo Sante Poggioli. Gli operai hanno lavorato da metà settimana e l’intervento di abbattimento, effettuato con l’ausilio di ruspe e altri macchinari, si dovrebbe completare a brevissimo, demolendo l’ultima parte del fabbricato, quella che si trova sulla curva di via Garibaldi. Per qualche ora, la polizia locale potrebbe chiudere del tutto o parzialmente la strada al transito, proprio per garantire lo svolgimento in sicurezza dei lavori.

Sante Poggioli

«Cosa faremo adesso di quest’area di 2.400 metri quadrati? Non lo abbiamo ancora deciso, diciamo che ci sono allo studio varie opzioni, sempre con l’obiettivo primario che ci indica lo statuto della Fondazione, ovvero il bene dei pandinesi», aggiunge il presidente. L’alienazione fine a se stessa, semplicemente per fare cassa, sembra l’ipotesi più remota. Potrebbe invece essere privilegiata una soluzione pubblico-privato, in modo da realizzare alloggi sociali, sulla falsariga di quelli già esistenti in via Filzi. Se ne saprà di più tra qualche mese.

Nel frattempo, parte dei mattoni dei vecchi edifici, che una volta ospitavano abitazioni e anche un bar, verranno recuperati. Sono di buona qualità e il cda della Fondazione ha espressamente chiesto all’impresa che sta effettuando le demolizioni di salvaguardarli. Per questo è stata utilizzata una tecnica particolare, per abbattere il rudere. Inattesa di capire quale sarà il futuro dell’area, i pandinesi si fermano ad osservare il radicale cambiamento di aspetto della zona. «Finalmente», è il commento più ricorrente.

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