L'ANALISI
CREMONA
10 Gennaio 2024 - 10:18
Gli agenti di Polizia in piazza Roma la sera dell'aggressione
CREMONA - Era scappato in Francia, periferia di Parigi, e là è stato scovato e arrestato il tunisino che il 4 settembre scorso, lunedì, in piazza Roma aveva aggredito, sfregiandogli gravemente il volto con il coccio di una bottiglia, un suo conoscente, rivale in amore con il quale aveva discusso per futili motivi sentimentali, secondo la ricostruzione della Squadra Mobile che negli ultimi quattro mesi non ha mai smesso di cercarlo. Said B., 23 anni, ora si trova in carcere a Parigi in attesa di essere estradato. L’accusa è di sfregio permanente. Gli è stato contestato l’articolo 583 quinquies del codice penale (deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti) punito con la pena dagli 8 a 14 anni di carcere.
I fatti. Intorno alle 23.30 di quel lunedì la sala operativa della Questura ha inviato in piazza Roma le Volanti. Gli agenti avevano prestato le prime cure al ferito. Nel frattempo, l’aggressore si è allontanato, dandosi alla macchia. Nelle ore immediatamente successive, i poliziotti della Squadra Mobile diretta dal commissario capo Marco Masia, hanno iniziato l’indagine «fitta e complessa» per individuare il violento e per capire il movente. Gli investigatori hanno subito intuito che quell’aggressione non era stata casuale, che non si trattava di una rapina. C’era qualcos’altro dietro. In Questura sono state convocate molte persone «informate sui fatti».
Contemporaneamente, i poliziotti hanno analizzato decine di ore di immagini registrate dalle telecamere pubbliche e private anche per ricavare elementi utili sulla direzione di fuga del violento. La svolta è arrivata quando gli inquirenti hanno cominciato a scavare sulle reali motivazioni della brutale aggressione, scoprendo che vittima, di 46 anni, e assalitore si conoscevano e che la discussione tra i due molto probabilmente era nata poco prima. Dopo la lite, si erano spintonati. C’era anche un terzo uomo che stava provando a fare da paciere. Il 23enne si è allontanato, ha recuperato due bottiglie di vetro da un cestino dell’immondizia lì vicino. Quindi, approfittando della distrazione del rivale, ha improvvisamente spaccato le bottiglie, con il coccio lo ha colpito al volto ed è scappato.
Seguendo le conoscenze comuni di vittima e assalitore, poche ore dopo i poliziotti erano sulla pista del tunisino: un giovane ‘pulito’, nessun precedente fino a quella sera quando dopo l’aggressione ha lasciato l’Italia. Ma i poliziotti lo hanno costantemente monitorato attraverso i social. Il tribunale ha emesso un mandato di arresto europeo e grazie ai consolidati rapporti di cooperazione internazionale di Polizia, il giovane è stato rintracciato nella periferia di Parigi e arrestato dagli agenti francesi.
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