L'ANALISI
06 Gennaio 2024 - 16:50
CREMA - Pontificale dell’Epifania, stamattina in cattedrale. Con il vescovo, monsignor Daniele Gianotti, hanno concelebrato don Ersilio Ogliari e don Angelo Frassi. Al loro fianco, i diaconi Claudio Dagheti e Antonino Andronico. La funzione ha preceduto la partenza di monsignor Gianotti per l’Albania, in programma domani. Un viaggio, nel quale sarà accompagnato da don Stefano Savoia, ma anche dallo stesso Dagheti e da Fabrizio Motta della Caritas. «La pace che ricerchiamo passa proprio attraverso la rivelazione del volto. Nella guerra — il passaggio di un suo recente messaggio — non si guarda in faccia al nemico».
In un duomo gremito, monsignor Gianotti ha messo l’accento sull’Epifania, come «festa universale. Oro, incenso e mirra, i tre doni dei Re Magi, simboli che rappresentano ricchezza, potere sacro e profumo. Noi, però, che siamo capaci della distorsione, queste cose non sempre sappiamo usarle bene. Nel giorno della manifestazione del Signore, i doni rappresentano tre aspetti della vita quotidiana: regalità, sovranità e umanità. E il Signore ci insegna ad apprezzare tutte le cose buone che ha messo nella vita. Perché il Signore è salvatore di tutti», la sottolineatura arrivata dall’altare del duomo.
Al termine della celebrazione, il vescovo ha attraversato piazza Duomo, arrivando al grande albero di Natale, dove ha incontrato il gruppo di volontari dei Pantelù. E ha assistito con il sindaco Fabio Bergamaschi alla consegna, da parte del leader dei volontaria Renato Stanghellini, di un assegno da duemila euro all’Associazione sclerosi multipla, gruppo operativo cremasco.
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