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FIESCO. IL GIORNO DOPO

Incendio nella villetta, è cominciata la conta dei danni

Le operazioni di spegnimento dell’incendio, causato dal cattivo funzionamento di una canna fumaria, si sono concluse intorno all’una di notte

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

05 Gennaio 2024 - 18:45

Incendio nella villetta, è cominciata la conta dei danni

FIESCO - Il giorno dopo il rogo che ieri sera ha distrutto il tetto di una villetta in via Dante, zona periferica del paese, creando problemi anche a quello dell’abitazione attigua, è cominciata la conta dei danni che, come si può immaginare si annunciano ingenti. Le famiglie, in attesa che comincino e si concludano i lavori di ripristino delle coperture e di pulizia delle stanze aggredite dalle fiamme e dal fumo, resteranno alloggiate presso alcuni parenti.

I vigili del fuoco del comando provinciale di Cremona, accorsi in massa poco dopo le venti, hanno iniziato con la consueta tempestività le operazioni di spegnimento dell’incendio causato dal cattivo funzionamento di una canna fumaria, che si sono concluse intorno all’una di notte.

Se il rogo non si è propagato anche alle altre case (si tratta di villette a schiera) il merito è proprio loro.

Ieri è successo tutto intorno alle 20, quando le tre donne che in quel momento si trovavano all’interno della villetta (la mamma di 54 anni e le figlie di 22 e 14) nel giro di qualche istante hanno visto le fiamme con il fumo. Hanno fatto in tempo ad indossare in fretta e furia i giubbotti e sono uscite subito all’esterno per mettersi al sicuro.

Poi è partita la chiamata al 115 e nel giro di pochi minuti nel quartiere residenziale sono sopraggiunti quattro equipaggi dei pompieri. Le fiamme alte che svettavano in cielo e le sirene dei mezzi di soccorso hanno attirato sul posto anche numerosi residenti che hanno seguito il lavoro dei pompieri. Presenti anche due ambulanze della Croce Rossa e dei volontari di Soresina Soccorso, che hanno fornito assistenza alle tre donne ovviamente molto spaventate. Non si è fatto male nessuno, ma ora c’è una famiglia che vuole tornare presto a casa e non sa quando potrà farlo perché prima bisogna garantire la sicurezza e fino a quando l’abitazione non sarà di nuovo agibile il rientro è proibito.

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