L'ANALISI
05 Gennaio 2024 - 05:05
Il sindaco Pierguido Asinari
SAN GIOVANNI IN CROCE - Si chiude ancora con una crescita, il bilancio demografico di San Giovanni. Il 2023 è andato in archivio con un altro dato record, 1.957 residenti (982 maschi e 975 femmine), dato che non veniva raggiunto dagli anni ‘60, per la precisione dal 1963, quindi in pieno boom economico. Da allora la popolazione non ha più toccato questi numeri, fino ad oggi. Se si guarda a 20 anni fa i residenti erano poco più di 1.600.
«Il record fa molto piacere — commenta il sindaco Pierguido Asinari — poiché rappresenta l’apice di un trend positivo in atto ormai da diversi anni, periodo nel quale il coefficiente di attrattività del nostro comune è salito progressivamente, determinando uno sviluppo globale e un conseguente incremento demografico, con un indice di vecchiaia (135,4) fra i più bassi in tutta la provincia di Cremona e una percentuale di popolazione fra 0 e 14 anni fra le più alte (15,5 %). È l’evidente conseguenza di scelte amministrative che si sono rivelate vincenti, con investimenti mirati e un panel di servizi ricco. Inoltre, attraverso una efficace ridistribuzione delle voci in bilancio, siamo riusciti a mantenere i servizi essenziali a costi molto bassi, cito ad esempio la mensa scolastica, il cui costo a pasto è fermo da 15 anni a soli 3,50 euro. Molte famiglie si trasferiscono da noi: in paese trovano le scuole per i loro figli dalla nascita fino alla terza media, ma vi trovano anche attività extra scolastiche di livello e a costi contenuti – fra cui il richiestissimo centro estivo a Villa Medici —. Trovano un paese che offre occupazione, attivo culturalmente e turisticamente, che propone continue occasioni di svago, non solo attraverso le iniziative pubbliche ma anche grazie alle associazioni, ai bar, alla discoteca, all’oratorio, al centro sportivo. Chi viene a vivere a San Giovanni lo fa coscientemente e non accidentalmente, e questo ci rassicura sulla tenuta demografica anche per il prossimo futuro».
Un dato significativo è il numero di famiglie, che è salito da 765 a 784, con la media di componenti per famiglia che è di 2,50 persone. I nati nel 2023 sono stati 13, di cui 7 maschi e 6 femmine, i deceduti 18: 8 uomini e 10 donne. Se il saldo naturale è negativo come spesso accade in tutti i centri del territorio, il saldo migratorio ha invece fatto registrare una crescita. Gli iscritti sono stati 80 (51 maschi e 29 femmine), di cui 15 (11 maschi e 4 femmine) proveniente dall’estero. I cancellati dall’ufficio anagrafe sono stati invece 62 (25 maschi e 37 femmine), di cui nessuno è andato all’estero. Dei 334 cittadini stranieri, ben 214 (rispettivamente 105 e 109) sono di nazionalità indiana e romena. La percentuale sul totale è del 17,1%, in calo rispetto al 17,4 del 2022.
«Ringrazio i dipendenti, i consulenti e i collaboratori che con diverse funzioni operano per il nostro comune e senza i quali non si potrebbe lavorare a questi ritmi su tutti i fronti in cui siamo impegnati. Saluto, infine, il segretario Raffaele Pio Grassi che è andato in pensione e al quale va la nostra riconoscenza», conclude Asinari.
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