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CALVATONE

Cane investito e salvato

Vicino a La Cuccia e il Nido. Soccorso dai volontari e dall’automobilista

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

04 Gennaio 2024 - 19:31

Cane investito e salvato

CALVATONE - Una vicenda triste ma anche commovente ha avuto luogo mercoledì al Parco rifugio La Cuccia e il Nido con il salvataggio di un cagnolino investito inavvertitamente da un uomo con la propria auto, lungo la statale 10. L’automobilista, spiegano al canile, «si è subito fermato per accertarsi delle condizioni del cagnolino che sembrava deceduto sul colpo. Dopo aver provato a contattare invano l’Ats su indicazione dei carabinieri, è arrivato da noi per chiedere aiuto. Abbiamo contattato al cellulare il veterinario Ats di turno che però non era in zona in quel momento e sarebbe arrivato più tardi».

Al Parco rifugio non erano però tranquilli al pensiero di quel cagnolino lasciato sul ciglio della strada. «Così siamo andati sul posto per accertarci delle sue condizioni e capire se avesse avuto un microchip per avvisare eventualmente il proprietario. Al nostro arrivo il cagnolino era immobile e in stato di shock ma miracolosamente ancora vivo. L’abbiamo recuperato con l’aiuto dell’automobilista che l’ha investito e l’abbiamo portato immediatamente alla clinica del Parco rifugio dove i veterinari gli hanno prestato tutte le cure necessarie per stabilizzare le sue condizioni».

La bestiola riportava diverse fratture, non per fortuna alla colonna vertebrale, un trauma all’addome e un grave stato di shock e ipotermia. «Al suo arrivo, in seguito, il veterinario Ats ha attivato l’operatrice accalappiacani che, dopo esser giunta al Parco, ha trasferito il cagnolino presso la clinica convenzionata con Ats per il ricovero 24H. Non avendo microchip non possiamo purtroppo risalire al proprietario, perciò chiediamo a chiunque vedendo la foto lo riconosca di contattarci».

A La Cuccia e il Nido esprimono anche un auspicio: «Una speranza che abbiamo per il nuovo anno è anche che servizi pubblici, come in questo caso quello di soccorso degli animali feriti sul territorio di competenza di Ats, possano avvenire in maniera più celere ed efficiente altrimenti animali gravemente feriti, come in questo caso, non possono salvarsi».

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