L'ANALISI
27 Dicembre 2023 - 17:24
Il sindaco Papa in azione
CAPPELLA CANTONE - Raggiunge la zona ‘Cise-Casetta Rossa’, presso la rotonda che divide Cappella Cantone e San Bassano, getta via un quintale di rifiuti, poi scappa. Oltre al danno la beffa: c’è cibo ancora intonso, diverse monete da dieci centesimi e addirittura una bottiglia di spumante pregiato, chiusa, del valore di 40 euro. Appena sotto una radio di marca, funzionante, che ne costa minimo 80, se usata. Un consigliere comunale di Cappella, si accorge della comparsa della mini-discarica e si rivolge agli Autieri-Protezione civile contattando il collega Giuseppe Papa, sindaco e volontario del paese confinante. Dopo il sopralluogo, questa mattina, la scoperta: «Dall’analisi di alcuni documenti abbandonati risulta che il responsabile possa essere un mio concittadino – ha raccontato Papa – e quindi non ci ho pensato due volte prima di assumermi la responsabilità della pulizia». La fascia tricolore sanbassanese, con un altro operatore di Pc e il cantoniere, ha dunque passato il pomeriggio a pulire.
Tutto risolto, quindi? Non proprio. «Lo spettacolo – spiega Papa – era desolante. Non tanto per il gesto in sé, che è sbagliato a prescindere, ma anche e soprattutto per quello che abbiamo recuperato. Si trattava di una serie di rifiuti domestici, e questo è apparso subito chiaro. Solo che chiamarli rifiuti, in alcuni casi, sarebbe forse inappropriato».
Sì perché, come detto, di certo non è così che si dovevano buttare i sacchi. Ma forse nemmeno la discarica era la destinazione più adatta: «Oltre a vestiti, calze, lampade, spazzolini da denti e piatti di porcellana perfettamente integri e senza un graffio – svela Papa – abbiamo trovato delle patate intere che erano ancora ottime da consumare. Poi c’era altro cibo in una teglia, lasciato a metà, mezzo pandoro confezionato, perfino dei sacchi con dentro dei panini che non erano stati toccati. Ci sono tanti bisognosi che avrebbero bisogno di aiuto e c’è invece chi spreca e inquina».
L’iniziativa personale: «Si tratta, come detto, di un mio concittadino – conclude Papa –. E pare non sia la prima volta che lo fa. Ho trovato l’indirizzo e sono andato a casa sua ma non ha risposto. Lo aspetto in Comune, sarà convocato e pagherà per le sue azioni».
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