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CREMONA: IL RAID

Altro autista aggredito, petardi lanciati sul pullman

‘Assalto’ al bus alla fermata della linea L al Cambonino: quattro in azione. Conducente nel mirino, bambini spaventati: intervento di carabinieri e 118

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

21 Dicembre 2023 - 07:48

Altro autista aggredito, petardi lanciati sul pullman

CREMONA - La denuncia, già inoltrata ad Arriva e in attesa di essere formalizzata ai carabinieri, descrive un’aggressione vera e propria, anche potenzialmente pericolosa nella sua dinamica. «Intorno alle 18, subito dopo aver fatto salire e scendere alcuni passeggeri, quattro sconosciuti mi hanno buttato addosso bicchieri di Coca Cola con dentro non so quale altra sostanza e hanno gettato quattro petardi all’interno per poi scappare». Storia di ieri pomeriggio, teatro la fermata dei bus del quartiere Cambonino, vittima l’autista 50enne che in quel momento stava garantendo il servizio lungo la linea L. Di nuovo quella tratta, già al centro di ‘assalti’ simili in passato.


E proprio di «assalto» riferisce il conducente. Del resto, se è vero che nessuno ha riportato ferite, è anche vero che quei petardi lanciati all’interno del pullman potevano provocare lesioni e hanno creato il panico: tra la maggior parte degli utenti e in particolare fra alcuni bambini, che a fronte dell’accaduto si sono rifugiati comprensibilmente spaventati e piangenti tra le braccia dei genitori.


Indagano i carabinieri, adesso: tempestivamente allertati con il cellulare dallo stesso autista e intervenuti insieme agli operatori del 118, che hanno provveduto a verificare le condizioni dei presenti (tutti illesi, ma alcuni in stato di agitazione), hanno raccolto testimonianze, possono contare su una parziale descrizione e proveranno a dare nome e volto agli autori del raid. Ragazzini, quasi certamente; residenti nel quartiere, presumibilmente. Ma non ha l’aria di essere stata solo una bravata, la loro.

Al contrario, sembra avere tutte le caratteristiche del blitz di un gruppo che aveva, di sicuro, lo scopo di intimidire e, forse, anche quello di prendersela con l’autista, proprio quell’autista. Lo lascia supporre il tentativo di forzare le porte già chiuse del mezzo a incursione compiuta. «Prima di scappare — ha raccontato ancora il conducente, cremonese — hanno tentato di riaprirle a calci e pugni». Si attendono sviluppi investigativi: potrebbero non mancare ed essere anche rapidi, considerando il raggio già sostanzialmente circoscritto delle ricerche. Intanto, sui bus sale di nuovo l’allerta.

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