L'ANALISI
20 Dicembre 2023 - 12:39
Un'auto dei carabinieri
CAORSO - Faccia a faccia coi ladri stamattina in via Pertini, dove una donna si è trovata davanti un finto tecnico dell’acqua e anche un finto carabiniere. A raccontare i minuti concitati, fortunatamente conclusi con la fuga dei malintenzionati e l'arrivo delle vere forze dell'ordine, è proprio la vittima: «Ero impegnata nelle faccende domestiche e ho visto un uomo, con un cartellino appuntato al petto, mentre suonava al campanello della mia vicina. Non c'era nessuno in casa e così è arrivato da me, dicendo di essere un tecnico e che aveva la necessità di leggere il contatore dell'acqua. Siccome è una cosa che effettivamente accade, e il nostro contatore è interno al garage, ho aperto. Una volta in garage, però, ha iniziato a dire cose strane e mi sono subito insospettita».
L’uomo, oltre a non avere né letto né fotografato i numeri come accade invece di solito con gli addetti della rete idrica, ha sostenuto che sarebbe stato necessario sostituire il contatore e togliere l’acqua per mezz’ora a causa di un problema all’acquedotto: «Una parte della rete è senza acqua potabile», ha affermato.
A quel punto la caorsana, memore dei numerosi avvertimenti legati a tentativi di raggiro andati in scena anche di recente nella zona della Bassa, ha capito che qualcosa non tornava. Anche perché il contatore era già stato sostituito pochi mesi fa. Ed è proprio mentre la donna stava già iniziando ad avanzare obiezioni chiedendo al falso tecnico di allontanarsi, che nel cortile è entrato anche un altro uomo: «Alto e in divisa da carabiniere - continua il racconto la signora -. Appena l’ho visto ho avuto conferma ai miei sospetti e ho iniziato ad urlare e richiamato l’attenzione di un vicino che stava passando in strada».
A quel punto i due hanno capito che non ci sarebbe stato modo di farla franca e così sono corsi all’esterno e hanno raggiunto un’utilitaria di colore bordeaux, a bordo della quale li attendeva un terzo uomo al volante. Il vicino ha tentato invano di inseguirli e nel frattempo la caorsana ha composto il 112 e allertato i veri carabinieri, che hanno poi raccolto la sua testimonianza e avviato le indagini.
«Purtroppo da parte dell’azienda incaricata, quando vengono effettuate le letture, non c’è l’abitudine di avvisare prima telefonicamente - conclude la caorsana - ed è per questo che ho inizialmente pensato fosse davvero un tecnico. Per chi come me ha il contatore all’interno è un problema. Dovrebbe esserci una maggiore attenzione sotto questo punto di vista, se al posto mio ci fosse stata una persona anziana o fragile non so come sarebbe finita».
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