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TRENI: SERVIZI MONITORATI

Trenord testa le sue linee: due su quattro inaffidabili

Bene Mantova-Milano e Brescia-Cremona, male Brescia-Parma e Cremona-Treviglio. Addio al bonus automatico

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

20 Dicembre 2023 - 05:25

Treni, standard di affidabilità raggiunti da 2 linee su 4

Viaggiatori in attesa

CREMONA - Due linee ferroviarie regionali promosse – la Mantova-Cremona-Milano e la Brescia-Cremona – e due bocciate – la Brescia-Parma e la Cremona-Treviglio - in termini di affidabilità, nel mese di ottobre. Lo si apprende dalle indicazioni periodiche di Trenord che ha reso noto come alcune direttrici del servizio ferroviario regionale non abbiano rispettato lo standard previsto dal contratto di servizio. Troppi ritardi, in sostanza, che danno diritto a un bonus se il valore dell’indice di affidabilità supera lo standard minimo previsto dai contratti di servizio, pari al 5%. I beneficiari di tale bonus sono i possessori di abbonamento ferroviario mensile e annuale a tariffa ferroviaria regionale.

Linea Mantova-Cremona-Milano: promossa

Va detto che la mancata affidabilità è dovuta a irregolarità del servizio sotto la responsabilità dell’impresa ferroviaria, come guasti ai convogli o assenza improvvisa del personale, ma anche a inefficienze provocate da malfunzionamenti dell’infrastruttura, come problemi a impianti e passaggi a livello, che possono determinare rallentamenti o cancellazioni. L’indice di affidabilità del servizio tiene conto dei ritardi e delle soppressioni dei treni della direttrice.

Linea Brescia-Cremona: promossa



La linea che nel nostro territorio ha fatto segnare il livello peggiore è la Brescia-Parma, con un indice pari a 7,60%. Ha fatto peggio rispetto ad agosto, quando la percentuale era del 5,32%. La Cremona-Treviglio ha fatto segnare un 6,17%. Pertanto gli abbonati di queste direttrici potranno acquistare l’abbonamento mensile di gennaio 2024 con lo sconto del 30%, oppure, nel caso di abbonamenti annuali, rende noto Trenord, «potranno richiedere il bonus alla scadenza della validità del proprio abbonamento». Secondo le regole regionali, «beneficeranno dello sconto del 30% tutti i passeggeri che acquisteranno un abbonamento mensile di dicembre per le linee interessate, anche se nel mese di settembre non hanno usufruito del servizio», dice ancora la nota di Trenord. Venendo alle note positive, la Mantova-Cremona-Milano ha raggiunto il 4,07% e la Brescia-Cremona il 4,75%.

Linea Brescia-Parma: bocciata



In tutto sono 42 le linee monitorate. Il sistema del bonus funziona basandosi sui ritardi. Per ciascuna direttrice vengono sommati mensilmente i minuti di ritardo superiori ai 5 minuti accumulati dalle singole corse ai minuti delle corse totalmente soppresse. Il dato così ottenuto viene rapportato alla durata complessiva di tutte le corse di quella direttrice e se il valore che ne risulta supera lo standard minimo di affidabilità, agli abbonati Trenord della direttrice interessata viene riconosciuto il bonus. Per gli abbonamenti mensili la riduzione, pari al 30% della tariffa, viene applicata automaticamente, almeno fino alla fine del 2023, all'acquisto dell'abbonamento del terzo mese successivo a quello per il quale si è verificato il superamento dello standard minimo di affidabilità. Per gli abbonamenti annuali a Tariffa Unica Regionale Lombardia, il bonus è pari ad 1/12 del 10% del prezzo dell'abbonamento per ciascun mese in cui la soglia è stata superata sulla direttrice utilizzata, fino ad un valore massimo annuo del 10% del prezzo dell’abbonamento. Il bonus spettante, come detto, viene erogato sotto forma di rimborso.

Intanto ieri pomeriggio, a causa di un danno al passaggio a livello di Pizzighettone, ritardi fino a 100 minuti. Per i pendolari cremonesi un altro ritorno a casa da incubo.

Linea Cremona-Treviglio: bocciata

ADDIO AL BONUS AUTOMATICO

La maggioranza dei pendolari dei treni lo ha sempre considerato un contentino dal sapore di beffa. Piuttosto che avere il mensile scontato del 30% per i ritardi subiti un trimestre prima, molti preferirebbero avere la certezza che i convogli siano in orario. Ciò non toglie che il bonus regionale sia perlomeno uno strumento di compensazione che rende meno amaro il calice quotidiano dei disservizi. Da gennaio questo sconto non sarà più automatico.

I viaggiatori dei treni dovranno richiederlo appositamente. In sostanza se la tratta risulta non aver rispettato l’indice di affidabilità (ovvero contando tutti i treni in servizio in un mese ci sono oltre il 5% delle corse in ritardo) gli utenti beneficiano dello sconto del 30% sull’abbonamento mensile al momento dell’acquisto. Una procedura automatica che da gennaio dovranno invece ricordarsi di chiedere. Auspicando che per farlo non ci sia una modalità farraginosa.

Da più parti si sollevano perplessità su questa scelta. «Nel nuovo contratto di servizio, per altri dieci anni sempre accordato a Trenord e senza alcuna gara, l'automatismo del bonus sarà cancellato – sottolinea il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni –: da gennaio sarà infatti il pendolare a doverne fare richiesta e ci auguriamo almeno che la modalità non sia troppo complicata. Non vorrei mai che sia un modo per risparmiare sulla pelle dei viaggiatori».

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