L'ANALISI
17 Dicembre 2023 - 09:52
Alberto Guadagnoli
CREMONA - Nuova guerra delle quote alla Baldesio, il cui precedente consiglio era stato mandato a casa in primavera dai soci proprio su questo argomento. Alla fine vincono i soci più anziani, che non vedranno aumentare la loro contribuzione come chiedeva in parte il consiglio guidato da Alberto Guadagnoli. L’assemblea straordinaria ha praticamente bocciato quasi tutte le richieste di modifica dello statuto proposte. In particolare non passa la modifica dell’articolo 4, che prevedeva l’aumento delle quote per soci patroni ed anziani. L’assemblea, molto partecipata e con discussioni piuttosto animate, si è svolta nel palazzetto polivalente e ha avuto all’ordine del giorno tre punti. Il primo prevedeva l’adeguamento dello statuto al decreto 36 del 2021. In questo caso, nonostante qualche piccola polemica, è stato approvato l’adeguamento con 255 voti favorevoli, soli 16 contrari e 5 astenuti.
Ma il consesso si è scaldato sul secondo punto all’ordine del giorno, che prevedeva la variazione di diversi articoli dello statuto, in particolare gli articoli 4 e 11. E il problema più sentito dai soci è stato quello riguardante la modifica dell’articolo 4. La proposta del consiglio prevedeva diverse modifiche importanti, il cui senso era quello di riequilibrare la contribuzione gravando maggiormente sui soci anziani e lasciando intatto il gettito dei giovani: innanzitutto i soci onorari avrebbero dovuto pagare le quote straordinarie; sarebbe poi sparita di fatto la figura dei soci patroni (65 anni d’età e 40 all’interno dell’associazione) e sarebbe stata modificata la figura dei soci anziani, portandoli a 70 anni d’età, con un contributo di 95 euro l’anno di quota straordinaria. Il piano del consiglio si fondava sulla necessità di finanziare le grandi spese che deve affrontare la società, cercando nuove entrate da poter poi investire all’interno della società in nuove strutture e nell’ammodernamento di quelle già esistenti. In questo caso l’assemblea si è mostrata quasi compatta nella votazione contro queste modifiche: voti contrari 181, favorevoli 58, astenuti 16.
Alla fine i soci hanno voluto mantenere lo statuto sostanzialmente così come è, non condividendo delle modifiche che avrebbero comunque portato uno svantaggio dal punto di vista economico solo ad alcune categorie di soci.
Innanzitutto ai soci onorari, «che hanno dato lustro alla Baldesio in tutti questi anni», chiedendogli in pratica circa 2.000 euro; e poi ai soci più anziani, che comunque «stanno contribuendo da tanto tempo al bene della canottieri» il pensiero dei contras. Ma chi rischia di essere più penalizzato potrebbero essere i più giovani, che potrebbero vedere ridursi le possibilità di fare sport con attrezzature e in strutture più moderne.
«Forse, visto l’allungarsi dell’aspettativa di vita e quindi il fatto che i soci più anziani possano usufruire per più tempo delle strutture della società, avrebbe potuto far accettare anche alcuni aumenti a chi ha già usufruito per tanto tempo della società, in favore dei più giovani» il punto di vista di chi invece chiedeva il cambiamento.
Polemiche anche per la modifica dell’articolo 11: prevedeva che l’assemblea ordinaria fosse convocata dal consiglio direttivo anche per l’elezione del revisore unico o del collegio dei revisori e del collegio dei probiviri oltre che per l’approvazione dei bilanci e dei consiglieri. Inoltre si voleva dimezzare il tempo della convocazione dell’assemblea sia ordinari che straordinaria da 20 a 10 giorni ed infine si voleva aggiungere che la convocazione poteva essere comunicata ai soci anche attraverso mezzi di informazione telematica. Per chi si è dichiarato contrario, queste modifiche «avrebbero demolito la figura degli organi di controllo» portandoli da tre ad uno. Inoltre, dimezzando il tempo della convocazione si avrebbe avuto l’effetto di una minor partecipazione. Alla fine non si è raggiunto il quorum richiesto di 196 voti a favore.
Da segnalare qualche polemica da parte di alcuni soci che non sarebbero stati ammessi all’assemblea per non essere arrivati nei tempi consentiti.
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