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Via Treviglio, Fiab: «Basta auto, rischio per gli studenti»

Dopo l’investimento della 66enne, la Federazione sulle barricate: «Pedonalizzare la strada in orari di entrata e uscita dei ragazzi»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

16 Dicembre 2023 - 16:36

Via Treviglio, Fiab: «Basta auto, rischio per gli studenti»

CREMA - Qualche giorno fa si è rischiata una tragedia, con una 66enne investita da un’auto in via Treviglio alle 4 del pomeriggio, proprio davanti al ponticello che porta all’ingresso della scuola primaria Braguti. Per fortuna la signora se l’è cavata solo con qualche contusione, ma è comunque stata trasportata in ospedale in ambulanza, per accertamenti. Era l’orario di uscita degli alunni e come al solito regnava la sosta selvaggia, con il conseguente caos di veicoli.

Un problema già sollevato da più voci, comprese quelle di alcuni genitori preoccupati e ora rilanciato dalla Federazione ambiente e bicicletta che chiede al Comune di pedonalizzazione via Treviglio e la stradina che porta alle scuole negli orari di entrata e uscita, proprio per impedire il rischio che studenti e ciclisti, in primis i bambini, finiscano urtati.

«Nei giorni scorsi come Fiab del Cremasco — sottolinea il referente dell’associazione Davide Severgnini — abbiamo incontrato il sindaco Fabio Bergamaschi e gli assessori Gianluca Giossi (Viabilità) e Franco Bordo (Mobilità e Ambiente) per un aggiornamento sulle rispettive progettualità, finalizzate a promuovere la mobilità sostenibile e la tutela ambientale. Tra i temi affrontati, c’è l’irrisolta questione che vede numerosi automobili parcheggiare sulla ciclopedonale di via Treviglio nei momenti di entrata e uscita degli alunni dal plesso scolastico di via Braguti».

Due le proposte avanzate dalla Fiab: l’istituzione di una strada scolastica con chiusura del tratto interessato (proprio nel momenti di entrata e uscita degli alunni) oppure l’installazione di barriere a protezione del tratto ciclopedonale. «L’amministrazione ha il dovere di intervenire, a fronte di un problema segnalato da anni — prosegue Severgnini — causa rischi per la sicurezza stradale e impedisce la fruibilità del percorso da parte di pedoni e ciclisti. Il coinvolgimento della polizia locale ha dimostrato di non poter essere risolutivo. Attendiamo dunque una soluzione che veda la luce nei prossimi mesi».

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