L'ANALISI
16 Dicembre 2023 - 09:35
CREMONA - Cresce il numero di comuni ‘Rifiuti free’, ovvero con meno di 75 chilogrammi pro capite di materiale secco non riciclabile e una differenziata superiore al 65%: nella nostra provincia sono 33, con il record di differenziata (92%) a Torricella del Pizzo grazie alla sensibilità del suoi 554 abitanti. Segue Gussola con il 90,2%. Male invece Cappella de’ Picenardi (60,3%) e Sospiro (64,9%). A dirlo è l’ultimo report ‘Comuni ricicloni della Lombardia’, presentato da Legambiente: ne esce una sorta di classifica che, per forza di cose, ‘penalizza’ i grandi Comuni dove vengono prodotti più rifiuti. Non a caso fra i ‘top’ non ci sono Cremona, Casalmaggiore e Crema.
Ciò nonostante, la performance della nostra città capoluogo è buona: dai 126,7 chilogrammi di rifiuti indifferenziati annui per abitante prodotti nel 2021, ai 100,6 chilogrammi del 2022. Questo ha portato anche ad un aumento considerevole della raccolta differenziata: dal 74,4 al 77%. Da sottolineare che Cremona è al secondo posto regionale per minore produzione pro capite di rifiuti, preceduta da Mantova con 89,4 kg. A livello provinciale va ancora meglio: la differenziata media è a quota 78,2%.
Numeri che soddisfano l’assessore Maurizio Manzi: «Il nostro obiettivo è arrivare all’80% di differenziata e piano piano stiamo migliorando. Penso che nel 2023 in città potremmo sfiorare il 78%. Registriamo una certa resistenza da parte di una fetta di cittadini e agiamo sia con azioni di repressione, ma soprattutto di educazione e informazione. Sono infatti convinto che serva innanzitutto sensibilizzare al tema. La tariffa puntuale ha fatto emergere il fenomeno: una resistenza che spesso è semplicemente frutto di pigrizia. Non ci arrendiamo».
Dall’opposizione l’alta percentuale di differenziata è stata più volte contestata perché cozza con la qualità della raccolta: «Si fa una verifica sulla tipologia degli scarti e capita – spiega ancora Manzi – che all’interno della differenziata ci siano materiali non differenziabili. Anche in questo caso serve sensibilizzare i cremonesi affinché prestino maggiore attenzione. Penso ad esempio alla plastica, per la quale stiamo facendo un lavoro di informazione ulteriore per separare imballi da plastica dura». Insomma: differenziare sì, ma anche differenziare meglio. Per evitare che nei cassonetti dedicati venga trovato materiale non idoneo. Un esempio? Manzi dice che, di recente, fra la plastica da riciclare è stata trovata perfino una pianola.
Intanto ieri Regione Lombardia ha fatto sapere, sulla base di dati Arpa, che la produzione di rifiuti urbani è scesa complessivamente del 3,2%. Idem la produzione pro capite, calata del 3,1% a livello regionale e del 7,1% a Cremona. «Valori molto positivi – commenta l’assessore lombardo Giorgio Maione – che premiano sia gli sforzi di Regione sia di tutti i cittadini che si sentono coinvolti nelle tematiche ambientali. L’economia circolare lombarda sta diventando sempre più un modello, ma non ci fermiamo: continuiamo a investire».
TORRICELLA E GUSSOLA DA RECORD
di Davide Bazzani
Dopo Torricella del Pizzo, che attualmente è un Comune commissariato, al secondo posto svetta Gussola. «È il secondo anno che occupiamo questa posizione», dice il sindaco Stefano Belli Franzini: «Un risultato importante che per il secondo anno conferma che gli investimenti fatti sono corretti e stanno dando i frutti sperati. Obiettivi che si stanno raggiungendo soprattutto con l’aiuto ed il merito dei cittadini. A loro va il ringraziamento più importante. Un ringraziamento anche a Casalasca Servizi, alla dirigenza e a tutti gli operatori. Continuano così con la volontà di migliore sempre più in favore del territorio e del suo sviluppo sostenibile».
Ottima situazione anche per Martignana di Po. Il sindaco Alessandro Gozzi ricorda che «dopo Casalmaggiore e Piadena, Martignana di Po è il terzo comune ad aver introdotto la raccolta puntuale con il contenitore dotato di microchip. Devo dire che il nostro paese è sempre stato virtuoso e questo va riconosciuto ai cittadini martignanesi che si sono sempre dimostrati sensibili e attenti. La raccolta puntuale ha dato un incentivo. Noi abbiamo anche sempre agevolato la raccolta differenziata del verde e in generale la differenziazione dei rifiuti».
Tra i Comuni inseriti in classifica c’è anche quello di Casteldidone. «La nostra è una buona posizione se si pensa che circa il 25% della nostra popolazione è composta da extracomunitari – commenta il sindaco Pierromeo Vaccari -. Vuol dire che anche loro hanno compreso l’importanza di differenziare. Noi poi come amministrazione comunale sollecitiamo sempre attenzione a fare la raccolta differenziata e ormai è entrato nella consuetudine dividere i rifiuti. Non ultimo, come fattore importante, la casetta dell’acqua installata da Padania Acque, che ci fa diminuire il rifiuto plastico. Comunque in generale ormai tutti hanno compreso importanza di differenziare per poter riutilizzare anche il rifiuto al fine di preservare il nostro ambiente. Abbiamo anche un centro di raccolta per legno, ferro, olio esausto eccetera, controllato dal cantoniere, che aiuta i cittadini a dividere le varie tipologie di rifiuto. Un grazie va a tutti i nostri cittadini che si impegnano».
Soddisfatta anche la sindaca di Calvatone Valeria Patelli: «Considerando che sono quattro anni che abbiamo introdotto la raccolta puntuale con la Casalasca Servizi, mi sembra un buon risultato quello del nostro Comune. Occorre però fare sempre meglio e per questo bisogna insistere con le azioni educative e di sensibilizzazione, a partire dai più giovani, che sono molto attenti a queste tematiche. Devo dire un ‘bravi’ ai nostri cittadini e alla ‘Casalasca Servizi’ che opera bene, in modo attento. Purtroppo ci sono anche comportamenti non corretti attuati con l’abbandono di rifiuti davanti all’isola ecologica e per questo bisogna insistere con i controlli».
RIVOLTA D'ADDA NEW ENTRY
di Stefano Sagrestano
Sono 18 su 33 ovvero il 54% di quelli provinciali, i comuni cremaschi giudicati d’eccellenza dall’indagine di Legambiente, tanto da essere inseriti tra i Ricicloni 2022. Significa che, oltre a raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata, hanno conferito meno di 75 chilogrammi abitante anno di rifiuto secco non riciclabile.
Tra questi, c’è una new entry, che tra l’altro è di gran lunga il comune più popoloso dei 33 selezionati in provincia di Cremona. Un caso destinato a fare scuola, nei confronti dei paesi più grandi, nessuno presente tra i top, e magari anche per le tre città. Grazie all’introduzione della raccolta puntuale dei rifiuti, Rivolta d’Adda ha fatto il salto di qualità. Nuovi bidoni per la raccolta differenziata che distribuiti un anno fa a 3.400 utenze domestiche e a circa 350 utenze non domestiche. Tutti dotati di un microchip che consente di quantificare il numero di svuotamenti. Gli effetti si sono fatti sentire subito, i rifiuti conferiti in discarica sono calati da 79 a 70 chilogrammi pro capite l’anno, dato che ha permesso a Rivolta di entrare in graduatoria. Un risultato raggiunto in qualche mese, sostanzialmente tra ottobre e dicembre 2022. Non per nulla il sindaco Giovanni Sgroi è ottimista. «Quest’anno le cose stanno andando ancora meglio: stiamo chiaramente perseguendo gli obiettivi indicati dalla nostra lista Rivolta Dinamica nel programma elettorale. La sfida vera è arrivare ad un contenimento dei costi che, nel caso dell’indifferenziato, stanno diventando esorbitanti. Il merito di questa innovazione va ascritto all’assessore Giacomo Melini, che segue il Bilancio. Ha fortemente voluto questo cambio di rotta che si sta rivelando un successo. Poi il collega all’Ambiente Roberto Marazzina che ne ha dato applicazione. Si tratta di un primo step importante e sicuramente miglioreremo, abbiamo già ragguagli per quest’anno che ci indicano un ulteriore incremento della differenziata e di conseguenza una diminuzione del conferimento pro capite in discarica. Abbiamo da poco cambiato il gestore. Insieme alla raccolta puntuale abbiamo inserito una migliore e maggiore attenzione alla pulizia dell’ambiente pubblico, dalle strade ai marciapiede sino ai parchi. Questo riconoscimento gratifica il nostro impegno e quello dei cittadini rivoltani».
Si sa che più è popoloso il centro abitato più è difficile raggiungere risultati d’eccellenza in termini di differenziata e ancora di più abbattere la produzione pro capite di rifiuti che vanno in discarica. Crema, ad esempio, ha una percentuale molto alta di riciclo, intorno al 75% «ma arrivare all’80% è una sfida ardua – ammette l’assessore all’Ambiente Franco Bordo –: crescere progressivamente è nelle nostre corde. Da uno studio demandato a una società specializzata abbiamo verificato che ci sono ancora margini di miglioramento da qui alla scadenza del mandato (2027, ndr) ma certo è difficile ipotizzare ora se la crescita potrà raggiungere il cinque per cento».
Numerose le iniziative messe in campo nell’ultimo anno dal Comune. Dal nuovo vademecum informativo distribuito casa per casa, insieme a Linea Gestioni, società che ha in appalto la raccolta porta a porta, al ritorno nelle scuole. «Bambini e ragazzi possono diventare i nostri ambasciatori dell’Ambiente. Soprattutto gli adolescenti, che purtroppo a volte hanno comportamenti non opportuni in fatto di abbandono dei rifiuti. Lavorare sul l’educazione è fondamentale» conclude l’assessore.
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