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CREMONA

Via dell'Annona, un tratto del Cavo Cerca resterà scoperto

Non verrà interrato e l’antico canale scorrerà libero. La decisione della giunta non è ancora ufficiale, ma si sta andando in questa direzione

Fulvio Nicodemo Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

15 Dicembre 2023 - 17:27

Via dell'Annona, un tratto del Cavo Cerca resterà scoperto

Il Cavo Cerca che scorre sotto la strada riportato alla luce

CREMONA - Un tratto del Cavo Cerca in via dell’Annona rimarrà allo scoperto, non verrà interrato e l’antico canale scorrerà libero. La decisione della giunta non è ancora ufficiale, ma si sta andando in questa direzione. I lavori in via dell’Annona (che un tempo si chiamava via Cavo Cerca) sono di rafforzamento: la strada non era più sicura e dava segni di cedimento, un cantiere da due milioni di euro che serve per mettere in sicurezza il colatore, l’intervento servirà anche per riqualificare l’intero quartiere compreso tra la vecchia via Cavo Cerca-San Bernardo, attraversato da via Persico e il suo sottopasso.

Nei giorni scorsi infatti amministratori comunali assieme al sindaco Gianluca Galimberti, il direttore di Aem Marco Pagliarini e i tecnici della ditta Beltrami e membri del consiglio di quartiere di San Bernardo hanno effettuato una serie di sopralluoghi per valutare la fattibilità della modifica al progetto per tenere il canale libero, o meglio alcuni tratti.

«Non ho ancora avuto il via libera dalla giunta, ma si va verso quella direzione - auspica Pagliarini, convinto assertore del nuovo progetto -. Si può fare, è vero che siamo già nella fase di progettazione esecutiva dell'opera, ma modificare il progetto non porterà via tempo. Abbiamo fatto una serie di verifiche, abbiamo anche contattato la questura per avere il via libera per ragioni di sicurezza legata alle tifoserie e ci ha dato il via libera. La strada è molto larga per cui possono convivere il Cavo Cerca 'libero', la strada e anche una pista ciclabile, la zona avrà un volto nuovo, a mio avviso più bello e vivibile, lunga la ciclabile e sulle rive c'è lo spazio anche per la piantumazione di nuovi alberi».

A chi paventa una proliferazione delle zanzare il direttore Aem rassicura: «Il Cavo Cerca ha una corrente forte, le sue acque non sono adatte a questo tipo di insetti, inoltre le acque sono pulite, lungo il suo corso non ha, diciamo, emissari che lo sporcano, il marrone che si vede è solo dovuto alla terra».

Il Cavo potrà dunque essere di nuovo ammirato, un corso d'acqua storico, sulle sue rive operavano anche mulini, così come nelle altre acque cittadine, la Cremonella soprattutto.

Il Cerca tecnicamente viene definito 'colatore', una sorta di barriera idraulica che serve a raccogliere le acque che arrivano da nord. Nasce dal Naviglio Civico e probabilmente prende il nome dal suo andamento che forma un «semicerchio alla città di Cremona», scriveva Angelo Grandi, accerchiandola, da nord fino a est. Conta anche tre immissari: il Robecco, il Fregalino e la Pippia. Dove il colatore non è chiuso (tombato, in termini idraulici) è una piccola oasi di biodiversità: pesci, garzette, aironi fanno da padroni, così come anche le nutrie, a dire il vero, e qualche tartaruga, molte autoctone, altre di importazione. Lo si può seguire andando in bici sulla ciclabile che da via Giuseppina arriva fino alla confluenza con il Morbasco. Infatti le acque del Cerca, si uniscono, nel territorio di Gerre de' Caprioli, a quelle del Morbasco e poi confluiscono nel Po in località Mento.

Il Cavo è citato già in un documento del 24 ottobre del 1277 in un atto di vendita: l'arciprete Melio dei Maleberti vende un pezzo di terra fuori della porta della Cerchae e vicino alla strada che porta a Robecco a Bonaventura, vedova di Uberto Maragni. Il Cerca compare in altri tre documenti medievali: il primo risale al 1298, (ma non è chiaro se il documento si riferisce al corso d'acqua) e compare in una provvisione della Gabella Magna su alcuni lavori di sistemazione di ponti e fosse, il secondo è del 1322, e anche in questo caso si tratta di una vendita di 11 pertiche e 18 tavole di terreni vicini alla fossa Circam.

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