L'ANALISI
14 Dicembre 2023 - 05:20
CREMA - A vele spiegate, mossi da una passione che non conosce età. L’Associazione Vela Crema è nata nel 1992 e vanta ormai un centinaio di tesserati, che arrivano anche da Milanese, oltre che dal Bresciano e dalla Bergamasca. L’età degli iscritti? Varia dai 6 anni del più giovane, sino agli 80 anni. Il consiglio direttivo è presieduto da Britta Sacco. Con lei Andrea Toetti come vice, Jacopo Giavazzi è il segretario e Sergio Pariscenti il responsabile degli istruttori. Ed è proprio lui ha riassumere l’essenza della disciplina: «È una fantastica pratica contro lo stress.
«La nostra attività — aggiunge Sacco — dura tutto l’anno. Nel periodo invernale, infatti, teniamo corsi, anche a livello scolastico, con 300 giovani delle medie e superiori coinvolti prima in lezioni teoriche e poi, tra aprile e maggio, con le uscite in barca a Moniga del Garda. Così da mettere a frutto, sul piano pratico, quanto appreso. Tra giugno e luglio, poi, c’è una settimana di campus: i giovani stanno con noi 24 ore su 24, imparano a stare insieme e ad amare la vela.
Il Progetto VelaXtutti è poi uno dei fiori all’occhiello dell’associazione: «L’obiettivo è di sviluppare iniziative socio-sportive e didattico-formative, legate al mondo della vela e destinate alle persone con disabilità. Con questo progetto, proponiamo alla nostra base nautica di Moniga corsi per disabili, dove lo sport della vela diventa un importante mezzo di socializzazione». «Ciò — aggiunge la presidente — impiegando la Hansa 303 entrata a far parte della nostra flotta, grazie al contributo del Rotary Crema e Rotary Soncino-Orzinuovi». Si tratta di una imbarcazione realizzata appositamente per chi abbia difficoltà, utilizzata in tutto il mondo e diventata simbolo di integrazione sportiva.
«I corsi — entrano nel dettaglio i dirigenti dell’associazione — sono tenuti da istruttori Fiv e sono in grado di proporre a persone di ogni età una formazione su diversi livelli». Il progetto vela scuola — nel dettaglio — coinvolge gli istituti di ogni ordine e grado e consente allo sport nautico di entrare in classe durante l’orario curriculare. E ruota attorno alla pratica non solo come attività sportiva, ma come opportunità di conoscenza e rispetto dell’ambiente. Un momento educativo, uno spunto per stimolare i ragazzi all’approfondimento di alcune tematiche: l’ambiente, la meteorologia e l’attività motoria.
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