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L’addio alle cassette postali, scocca l’ora di quelle digitali

In città sono state tutte sigillate in attesa di essere sostituite da un modello supertecnologico ed efficiente

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

12 Dicembre 2023 - 05:15

L’addio alle cassette postali, scocca l’ora di quelle digitali

CREMONA - Vanno in pensione le vecchie cassette della posta, tutte sostituite dalle ‘Smart letter box’, che in alcuni casi saranno addirittura in grado di misurare la qualità dell’aria. In questi giorni c’è chi con l’intento di imbucare un biglietto di auguri ha cercato gli inconfondibili parallelepipedi rossi in piazza Roma, corso Matteotti, via Sant’Antonio del Fuoco e altre strade ancora, insomma, un po’ ovunque fra centro e quartieri. Per poi arrivare ad un’amara conclusione: buona parte delle cassette risultano sigillate.


Un mistero che, nei giorni in cui solitamente anche tanti bambini compiono il rito della letterina imbucata e indirizzata a Santa Lucia o Babbo Natale, ha spinto diversi cittadini a domandare chiarimenti. E a darli è proprio Poste Italiane, che annuncia un restyling in corso: le cassette della posta torneranno, ma saranno molto più moderne e addirittura dotate di sensore. «Si tratta di una riorganizzazione in essere di cui non abbiamo ancora la programmazione – chiarisce il Servizio di comunicazione territoriale Lombardia di Poste italiane –, ma possiamo rassicurare la cittadinanza che verrà comunque garantita la presenza di una parte delle cassette sul territorio».


Il progetto viene quindi spiegato in dettaglio, con una premessa che forse farà storcere il naso ai nostalgici di buste e corrispondenze via carta: la decisione è dettata dalle «mutate esigenze di una clientela sempre più digitalizzata e con il conseguente sensibile calo dei volumi immessi in cassetta». Insomma, ad imbucare le lettere sono ormai rimasti in pochi e così Poste italiane ha pensato a cassette più funzionali e in grado di registrare l’effettiva presenza di fogli all’interno. A stabilirlo è stata anche una delibera Agcom emanata lo scorso anno e appunto in fase di attuazione, che sarà avviata in modo progressivo e graduale su tutto il territorio nazionale.


Viene precisato, inoltre, che saranno salvaguardate in particolare le aree più disagiate, anche attraverso una riqualificazione e l’eventuale riposizionamento delle cassette. «La delibera ha il pregio di coniugare le esigenze di efficientamento della rete di cassette postali con le esigenze di ammodernamento della stessa – spiegano da Poste italiane –, anche nell’ottica della sostenibilità ambientale. L’azienda utilizzerà cassette di nuova generazione, denominate ‘Smart letter box’, in grado di rilevare l’effettiva presenza degli invii in cassetta e dunque di efficientare l’attività di vuotatura che sarà effettuata solo in presenza di materiale. Inoltre, tali cassette sono dotate di sensori utili anche per rilevare una serie di parametri ambientali quali temperatura, quantità di polveri sottili e biossido di azoto nell’area interessata». Insomma, due servizi in uno.


Con l’ulteriore vantaggio che, limitando le operazioni di vuotamento ai giorni in cui è realmente necessario, si ridurranno i passaggi dei portalettere. La novità è stata sperimentata nel 2022 e sono già oltre 500 le ‘Smart letter box’ attive, di cui 300 nei Comuni con meno di cinquemila abitanti. Due i modelli, entrambi dotati di sensore. Quello più sofisticato, dotato di visore con i dati della rilevazione ambientale, sarà installato principalmente nelle grandi città. Non resta dunque che pazientare e, nel frattempo, chi avesse urgenza di spedire una lettera può cercare fra le vecchie cassette rimaste in funzione o recarsi nel più vicino ufficio postale.

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    12 Dicembre 2023 - 18:47

    Un altro pezzo di storia che se ne va con le cabine telefoniche

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