L'ANALISI
10 Dicembre 2023 - 09:36
CREMONA - Una serata di note e solidarietà ieri sera al Ponchielli con il tradizionale concerto pre-natalizio di Medea, organizzazione di volontariato fondata a Cremona nel 2003 da persone che a vario titolo hanno avuto esperienza della malattia neoplastica. «Il concerto quest’anno è dedicato a ognuno di voi per ringraziarvi per quanto fate per l’associazione. Così come succede per tutti gli eventi di Medea, è un successo in termini di presenze», ha detto Nicoletta Mezzadri dando il via alla serata, presentata dai giornalisti Nicoletta Tosato e Piero Brazzale, e affiancata da Jessica Saleri, la quale ha sottolineato l’importanza della preparazione dei volontari dell'associazione.
Giusto il tempo di un omaggio floreale con Maurizio Lanfranchi sul palco e il tempo di presentare i musicisti della band - Massimo Ardoli alla direzione, Francesco Lazzari, Maurizio Tadioli e Simone Conti - e la serata è entrata nel vivo di un concerto dai toni non solo natalizi. Le voci sotto i riflettori erano quelle di Elena Ravelli e Diego Favagrossa, avanguardie di una super formazione di voci gospel, il Sixth Pop Gospel Choir diretto proprio dal maestro Ardoli.
Quello portato in scena per Medea è però più di un concerto, perché a dare man forte al numeroso gruppo di musicisti e di cantanti c’erano anche i danzatori della On Stage Danza, impegnati in una serie di coreografie pensate per la scaletta di brani proposta in quasi due ore di spettacolo.
Il colpo d’occhio sul teatro era quello delle grandi occasioni, e rendere ancora più suggestivo il clima ci hanno pensato i bracciali fluorescenti distribuiti all’ingresso a tutto il pubblico, una marea luminosa colorata nel semi-buio della sala. Una scaletta di all-hits natalizie, si diceva, che ha però privilegiato i classici meno inflazionati del genere, una scelta che ha portato lo show a differenziarsi regalando diverse sorprese - fra cui un medley natalizio di soli successi anni Ottanta - all’interno di un programma comunque solidamente legato alla tradizione della festa d'inverno.
«In alcuni momenti della vita, tutti noi sentiamo di vivere in una grande famiglia allargata e di aver bisogno di pochi ingredienti importantissimi come: comprensione, amore e supporto pratico - spiegano i promotori dell’iniziativa -. Si tratta di ingredienti davvero straordinari perché quando li doniamo ne ritroviamo di più. È in quest’ottica di dono e di senso di unità che è nata a Cremona Medea». Oggi Medea sostiene con varie iniziative l’assistenza dei malati oncologici, dei loro familiari e amici e opera con i propri volontari a Cremona, Casalmaggiore e in molti comuni limitrofi.
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