L'ANALISI
08 Dicembre 2023 - 05:00
CREMONA - Anche in provincia di Cremona crescono i tamponi positivi al Covid e, di conseguenza, si registra un incremento di ricoverati: all’ospedale Maggiore sono attualmente 30, suddivisi in vari reparti. Come sottolinea Angelo Pan (direttore dell’Unità Malattie infettive dell’Asst di Cremona) la necessità di isolare i contagiati sta iniziando a creare qualche problema: «L’incremento sta andando avanti da un po’ e la situazione non è semplicissima. Vero che le forme gravi sono poche, però la crescita dei casi rende la gestione della altre patologie più complessa. La scelta del reparto dipende dal fatto che abbiano o meno altre problematiche, ma in genere i tamponi sono legati alla sintomatologia compatibile con il Covid».
«A livello nazionale - continua - sono in aumento anche il numero di pazienti in terapia intensiva e il numero di decessi (291 nell’ultima settimana, ndr): per il momento questo non sta avvenendo da noi – precisa Pan –, ma dobbiamo guardare la tendenza generale perché sappiamo che è verosimile che poi il problema possa interessarci. Il dato più rilevante penso sia quello sui vaccini: fra la popolazione over 80, che è poi la fascia più spesso interessata da ricoveri per il Covid, la terza dose booster l’ha fatta solo il 6,3%. In Lombardia saliamo al 7,9% ma il dato è comunque basso».
Pan sottolinea anche un altro aspetto: «Parliamo di persone che, anche dopo il ricovero e la guarigione, faticano a tornare allo stato di salute precedente. Ecco perché è importantissima la vaccinazione. Così come lo è la terapia: abbiamo farmaci molto potenti, ma purtroppo spesso il tampone, e quindi la diagnosi, è tardivo. Per limitare i ricoveri e ridurre i decessi, dunque, bisogna puntare su vaccini e tarapia precoce. Chi si vaccina contro l’influenza – conclude Pan – dovrebbe farlo anche contro il Covid, anche perché è molto più aggressivo». Al momento non risultano ricoverati in Malattie infettive per influenza normale, il cui picco è atteso nelle prossime settimane.
Intanto, mentre si rialza l’attenzione sul fronte Covid, in Lombardia è aumentato il numero di cittadini con sindrome influenzale. Proprio in previsione della stagione invernale, lo scorso ottobre, la giunta regionale aveva approvato il Piano di Prevenzione delle sindromi respiratorie, che prevede sette livelli di allerta. Nell’ultima settimana ci sono stati numerosi casi di cittadini con sindrome influenzale causate da virus: in particolare da Rhinovirus, SARS-CoV-2 e virus parainfluenzali. Contestualmente sono in crescita le infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale e da influenza. Per monitorare e prevedere la diffusione delle sindromi respiratorie, Regione Lombardia ha implementato la sorveglianza prevedendo una specifica analisi dei tamponi dei pazienti che si rivolgono ai pronto soccorso per queste problematiche.
Il possibile picco dell’influenza dovrebbe essere tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. La situazione attuale corrisponde al secondo livello, definito ‘attivazione territoriale’ e si va verso il terzo. Particolare attenzione è rivolta ai soggetti fragili, anche grazie alla collaborazione con i medici di Medicina Generale e gli infermieri di Famiglia e Comunità. Attivate aperture straordinarie e giornate dedicate alle vaccinazioni come già avvenuto nelle scorse settimane e inviti all’utilizzo di mascherine per i pazienti fragili e anziani con particolare attenzione ai mezzi pubblici. Sono previste anche implementazioni di posti letto aggiuntivi. Le criticità sulla rete di Emergenza Urgenza sono circoscritte, ma si evidenzia una crescita generalizzata degli accessi in pronto soccorso negli ultimi trenta giorni.
In aumento le sindromi respiratorie in particolare nelle province di Milano, Monza Brianza, Lecco, Pavia, Varese, Como, Mantova e proprio Cremona. «Siamo in una situazione a macchia di leopardo — dichiara l’assessore Guido Bertolaso — con alcune aree più critiche. Ho chiesto ai direttori generali delle nostre strutture sanitarie di essere presenti nei pronto soccorso per monitorare la situazione, soprattutto durante questo ponte e nel periodo tra Natale e Capodanno». Bertolaso ribadisce quanto sia importante vaccinarsi per prevenire l’influenza e il Covid: «Entrambi i vaccini sono offerti a tutta la popolazione gratuitamente» precisa.
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