Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL REPORT

Infortuni sul lavoro: la mappa del rischio

Lombardia prima in Italia per incidenti mortali, ma l’incidenza sugli occupati è sotto la media nazionale. La provincia di Cremona in zona arancione (Brescia, Sondrio e Lodi in area rossa) per tasso di mortalità

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

07 Dicembre 2023 - 05:25

Infortuni sul lavoro: la mappa del rischio

CREMONA - Ancora troppi morti sul lavoro nei primi dieci mesi del 2023 e la maglia nera rimane alla Lombardia, che conta più di 13 vittime al mese da gennaio a ottobre. Una vera strage. Ma i numeri elevati dei decessi devono essere anche spiegati con la popolazione lavorativa più numerosa rispetto a tutte le altre regioni. Del resto, quando si parla di rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, il risultato cambia e la Lombardia viene inserita in zona gialla, ovvero in quella mappatura del rischio di mortalità che fa emergere gli indici meno allarmanti della penisola.

È la prima riflessione che emerge dal report dell’Osservatorio Vega Engineering per descrivere l’emergenza in Lombardia.
«Un’emergenza descritta drammaticamente dai numeri delle vittime, nella quale però, per narrare concretamente il livello di sicurezza sul lavoro in regione, deve necessariamente entrare il confronto con l’incidenza della mortalità e, con questo tipo di analisi, la Lombardia fa rilevare un’incidenza di mortalità inferiore alla media italiana (24,4 infortuni mortali ogni milione di occupati contro una media nazionale di 29,1)» rimarca il concetto il presidente dell’osservatorio, Mauro Rossato.


IL RISCHIO DI MORTE

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio ha elaborato una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità. La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. E a fine ottobre 2023, il rischio di infortunio mortale in Lombardia (24,4 morti per milione di occupati) risulta ben inferiore rispetto alla media nazionale, pari a 29,1. Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che sono Brescia, Sondrio e Lodi a trovarsi in zona rossa, con un’incidenza rispettivamente di 49,8, 40,3 e 39,7. A seguire, in zona arancione, Lecco (34,9), Cremona (34,3) e Bergamo in zona gialla (26,6). La maggior parte delle province lombarde rimane in zona bianca con rischi di mortalità al di sotto della media regionale e nazionale. A cominciare da Milano (20,2). Seguono: Como (19,4), Mantova (16,5), Varese (13,3), Pavia (12,9), Monza e Brianza (12,7).

GLI INFORTUNI TOTALI


Sono 139 i decessi da gennaio a ottobre 2023 (contro i 148 del 2022): 108 quelli rilevati in occasione di lavoro (1 in più dello scorso anno) e 31 quelli in itinere (10 in meno del 2022). «E la Lombardia è tristemente prima in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro» spiega Rossato. Il più elevato numero di decessi totali si è verificato in provincia di Milano (37). Seguono Brescia con 33 decessi, Bergamo (21), Cremona (8), Como (7), Varese e Lecco (6), Monza Brianza e Pavia (5), Mantova e Lodi (4), Sondrio (3). Milano è in cima alla graduatoria anche quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro con 30 vittime. Seguono: Brescia (27), Bergamo (13), Como, Cremona, Lecco, Monza e Brianza e Varese (5), Lodi (4), Pavia, Sondrio e Mantova (3). Sono 91.101 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 489.526. Vale a dire oltre il 18,6% di quelle rilevate in Italia.

I SETTORI PIU' COLPITI


Le attività manifatturiere, anche dopo i primi dieci mesi del 2023, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio: 14.088). A seguire Sanità (5.683), Trasporti e Magazzinaggio (5.606), Commercio (4.836) e Costruzioni (4.653). Considerando i numeri della province, Milano risulta naturalmente quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (30.179), seguita da Brescia (12.792), Bergamo (11.063), Varese (7.651), Monza e Brianza (6.567), Como (4.222), Mantova (4.062), Pavia (3.951), Cremona (3.799), Lecco (2.961), Lodi (2.102) e Sondrio (1.752).

GLI INFORTUNI PER GENERE

Sono 31.907 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici e 59.194 quelle degli uomini. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 23.000 su 91.101 (oltre il 25%). Le denunce di infortunio fino a 14 anni sono 9.451, ovvero oltre il 10% del totale delle denunce in regione.

LA BUONA NOTIZIA


Alla fine di ottobre si rileva una flessione delle denunce di infortunio totali, ma il decremento è principalmente dovuto alla conclusione dell’emergenza sanitaria per Covid. Nello specifico, le denunce di infortunio totali sono diminuite del 18,5% rispetto alla fine di ottobre del 2022: erano 111.819 e ora sono 91.101. Un decremento questo, è opportuno nuovamente sottolinearlo, dovuto quasi esclusivamente alla scomparsa dalle statistiche legate alla pandemia.
Su tutto l’appello di sempre: guardia alta.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400