L'ANALISI
06 Dicembre 2023 - 05:15
CREMONA - Gli incidenti stradali hanno un costo sociale, ovvero la stima del danno economico che subisce l’intera comunità. In città è pari a 21.454.823 euro: 303 euro per ogni residente (70.841 al primo gennaio 2022, dati Istat). La cifra è relativa all’anno scorso ed è contenuta nel report dell’Aci, che si basa sui dati del ministero dei Trasporti. Oltre ai danni materiali, l’indicatore del costo sociale comprende ovviamente le spese sanitarie, di degenza e le perdite in termini di capacità produttiva. A livello provinciale si sale a oltre 106 milioni di euro. Solo in città l’anno scorso si sono registrati 354 incidenti stradali con ben 466 feriti e un morto. Un dato molto superiore a quello di molti altri capoluoghi provinciali lombardi.
A Lodi sono stati 150, a Mantova 238 a Lecco 199. Cremona ha registrato più incidenti anche di Varese (307) e un numero simile a Pavia (365) e Como (366). A livello provinciale i sinistri sono stati 987, rispetto agli 899 del 2021. I feriti hanno raggiunto quota 1.365 unità. Fortunatamente sono diminuiti i mortali, scesi da 24 a 18. Tra le province, Brescia (-20 morti), Modena (-17), Forlì-Cesena e Venezia (-16) sono quelle nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa. Come incremento del numero degli incidenti, la provincia di Cremona non fa eccezione rispetto al resto del Paese. Nel 2022 si è avuto un sostanziale ritorno alla normalità della mobilità, dopo le restrizioni dovute alla pandemia del 2020 e del 2021.
Ciò ha comportato un aumento generalizzato. Il rapporto Aci parla di 3.159 morti (+9,9% rispetto al 2021), 223.475 feriti (+9,2%), in 165.889 incidenti stradali (+9,2 per cento). Tutti valori in crescita rispetto all'anno precedente, anche se ancora inferiori nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7%, -7,4%) e pressoché stabili per le vittime (-0,4 per cento). In media ogni giorno in Italia ci sono stati 454 incidenti (18,9 all’ora) con 8,7 morti (uno ogni tre ore) e 612 feriti (25,5 ogni 60 minuti). In Lombardia il tasso di mortalità è stato inferiore alla media nazionale, pari a 5,4 e calcolata in base al numero di decessi ogni 100mila abitanti. Nella nostra regione si è attestato a quota 4, al penultimo posto insieme alla Calabria. Molto peggio è andata nella confinante Emilia Romagna (7).
La regione con il tasso più alto è la Basilicata, quella con il dato più basso la Liguria (3,8). In merito alla cosiddetta mobilità dolce, sono aumentati parecchio gli incidenti gravi per chi usa il monopattino, conseguenza dell’incremento della presenza di questi mezzi elettrici sulle strade. «Nel corso del 2022 – si legge nel report – sono deceduti 485 pedoni (+3% rispetto al 2021), 205 ciclisti (-6,8%), di cui 20 su bici elettrica (+53,8%), e 16 conducenti di monopattino (+77,8%). Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (56), seguita da Milano (24), Napoli (23) e Torino (18). Nella provincia di Padova il più alto numero di ciclisti morti (10), seguono Udine (9) e Milano, Venezia e Ravenna (8). Dei 16 decessi su monopattino, 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella Provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, totalizzano il 56% dei morti a livello nazionale».
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