L'ANALISI
05 Dicembre 2023 - 17:34
Uno dei due alberi di Natale di Soncino e la capanna di Barzaniga
SORESINA - Tre comunità mobilitate per rendere più belle e sentite le prossime festività natalizie. La solidarietà delle associazioni, dei privati e degli esercenti si trasforma, nel Cremonese, in luci, spettacolari rami verdi e veri e propri piccoli villaggi. Santa Claus ha certamente di che essere orgoglioso quando si parla dei soresinesi. Qui, a guidare la brigata volontaria, sono stati i rappresentanti dell’Ascom: «Noi commercianti di Soresina, in collaborazione con la Pro loco e l’amministrazione Comunale, abbiamo deciso di installare un albero di Natale, costituito da una struttura di acciaio alta sei metri nella piazza del municipio – spiegano gli esercenti coinvolti nel progetto benefico –. Naturalmente abbiamo scelto questa nuova sede per ovvi motivi, essendo la tradizionale destinazione, piazza Garibaldi, impraticabile a causa del cantiere in corso per la riqualificazione».
Un albero di ‘ferro’, quindi. Qualcosa che, in effetti, ormai è diventato ormai un must del territorio. Ecologico e ‘green’, tanto che altre città del circondario hanno preso questa strada. I cugini della città del Genala, i soncinesi, sono tra questi: è infatti già stato piazzato il ‘piccolo gigante rosso’, firmato Avis e Vanoli, in piazza Garibaldi. Ma non è finita qui. Anzi, di verde e di quel bianco caldo delle luminarie, a Soncino, si splende già. I volontari del sangue hanno infatti deciso di fare ancora di più e hanno donato alla Fondazione, per regalare un sorriso ai nonni e ai diversamente abili che vivono nella struttura che oggi è dotata anche di un ospedale, un meraviglioso abete alto sette metri.
Il presidente Giorgio Forloni: «Una decisione presa da tutti i volontari e che è nel segno delle nostre iniziative natalizie, che vedranno anche il tradizionale concerto del 23 in filanda, cui seguirà la distribuzione di vin brulé in largo Cattaneo, e che è stata resa possibile grazie all’aiuto del Conforti di Longhena, da cui proviene l’abete rosso del Trentino, Piccioni Aratri ed Euroimballi che ci hanno fatto messa in opera e basamento e la CVC di Roccafranca che ha messo le luci. Un bel lavoro di squadra, insomma – concludono in coro gli avisini – che proseguirà nei prossimi giorni con la consegna delle borse di studio in memoria degli amici scomparsi, nell’ex opificio».
E a Barzaniga di Annicco, l’albero dov’è? Forse bisogna guardare un poco più in là, perché c’è giusto un piccolo villaggio che ostruisce la vista. Perché sì, ancora una volta e come accade da ormai ben 40 anni, i volontari che abitano nella frazione hanno realizzato, a colpi di olio di gomito e travi non troppo leggere, una spettacolare capanna arredata. Tra il presepe e la città, una meraviglia per gli occhi. «Abbiamo voluto dare il nostro contributo – spiegano gli autori – perché la capanna di piazza Mameli è un’attrazione che da sempre ha un grande significato non solo per i residenti ma anche per i turisti dei paesi limitrofi ed è oggi un luogo di ritrovo dove accorrono visitatori e scolaresche durante tutte le feste, per lasciarsi travolgere e affascinare dalla magia natalizia».
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