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GUARDIA DI FINANZA

Frode fiscale milionaria, coinvolta anche un'impresa cremonese

Operazione dei finanzieri del Comando provinciale di Lodi, che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip, per l’importo complessivo di quasi 5 milioni di euro

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

01 Dicembre 2023 - 09:49

Frode fiscale, coinvolta anche un'impresa cremonese

CREMONA - Frode fiscale nei settori degli imballaggi, della logistica e della lavorazione di prodotti elettronici, realizzata attraverso l’impiego di tre imprese, una delle quali con sede in provincia di Cremona.

A scoprirlo sono stati i finanzieri del comando provinciale di Lodi, che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip, per l’importo complessivo di quasi 5 milioni di euro: questo profitto indebitamente accumulato dagli artefici di un insidioso sistema rilevato all’esito di articolate indagini.

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In particolare, le investigazioni, svolte dai militari della tenenza di Casalpusterlengo, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno portato a individuare il ruolo di tre imprese, una appunto a Cremona e due a Lodi, che hanno emesso fatture per operazioni inesistenti al fine di favorire l’evasione delle imposte da parte di una quarta azienda con sede nel Milanese e struttura operativa in provincia di Pavia.

Attraverso tale circuito fraudolento, quest’ultima impresa, avvalendosi delle fatturazioni fittizie emesse dalle ditte, prive di qualsivoglia struttura societaria ed appositamente create per la produzione di falsa documentazione fiscale, ha beneficiato indebitamente di un consistente abbattimento delle basi imponibili da sottoporre a tassazione, mentre ai responsabili delle imprese emittenti è stata retrocessa una quota finanziaria a titolo di prezzo della condotta illecita posta in essere.

Le indagini, in definitiva, hanno portato all’accertamento di un totale imponibile di elementi attivi e passivi derivanti dall’emissione e annotazione di false fatture per oltre 12,2 milioni di euro, nonché al deferimento alla locale Procura, a vario titolo, di tre amministratori delle imprese coinvolte per i reati penali-tributari di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed occultamento o distruzione di documenti contabili.

Da qui il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dell’importo complessivo di circa 4.990.000 euro, quale profitto dei reati accertati. Le Fiamme gialle hanno posto il vincolo sul conto delle imprese interessate e degli indagati, anche a seguito di attività di perquisizione.

Sequestrati nelle province interessate 17 proprietà immobiliari, due terreni, la cifra di oltre 1.871.000 euro quale disponibilità finanziaria su rapporti bancari, quote societarie per un valore di 63.800 euro riconducibili a sei imprese, 22 auto e motoveicoli, beni di lusso (cinque orologi marca Rolex, un lingotto d’oro e vari gioielli) e denaro contante per 15.360 euro.

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