L'ANALISI
30 Novembre 2023 - 05:30
CREMONA - È il giorno del taglio del nastro nel segno di una presenza istituzionale ai massimi livelli per le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, che questa mattina alle 11 mettono in programma la cerimonia di inaugurazione ufficiale con i ministri Francesco Lollobrigida (agricoltura, sovranità alimentare e foreste) e Daniela Santanchè (turismo). L’attenzione da parte dell’esecutivo ribadisce e certifica la riconosciuta centralità della manifestazione per il mondo agricolo e zootecnico in ambito non solo nazionale. E lo fa in un momento nel quale le grandi questioni che riguardano il settore primario acquistano crescente importanza e visibilità anche mediatica, a fronte delle pesanti ripercussioni che hanno interessato i mercati in termini di disponibilità di materia prima, costi di produzione, remunerazione agli agricoltori e prezzi al consumo a fronte di uno scenario economico e geopolitico internazionale quanto mai incerto.
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Per la ‘food valley’ padana, a tenere banco sono, tra l’altro, l’emergenza Psa e le tensioni lungo la filiera lattiero casearia, in vista di un nuovo accordo sul prezzo del latte alla stalla che pare ancora lontano. La Peste Suina Africana e i provvedimento attualmente in vigore — mentre Regione Lombardia incassa con soddisfazione l’allentamento delle restrizioni concesse dell’Unione Europea alla provincia di Pavia — sono ovviamente al primo posto nell’agenda di Davide Berta, vicepresidente nazionale e leader regionale della Federazione di prodotto di Confagricoltura, che proprio oggi dovrebbe sottoporre al ministro Lollobrigida un ‘dossier’ con le valutazioni e le richieste dei produttori.
Quanto al latte, verrà certamente rilanciata la richiesta di convocare uno specifico tavolo al ministero dell’Agricoltura. Come aveva già fatto, con una nota ufficiale diffusa nei giorni scorsi, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.
Alla giornata inaugurale anche leader di primo piano del mondo associazionistici della produzione. A partire dallo stesso Giansanti — con lui anche il presidente di Confagricoltura Lombardia Riccardo Crotti —, affiancato da Carlo Bonomi (il numero uno di Confindustria interverrà con un messaggio videoregistrato), e da Francesco Buzzella, che guida Federchimica nazionale e Confindustria Lombardia. Oltre, naturalmente, all’assessore regionale all’agricoltura, alla sovranità alimentare ed alle foreste Alessandro Beduschi, che per conto del Pirellone parteciperà a tutte le tre giornate della manifestazione, in programma fino a sabato 2 dicembre.
Latte e Psa saranno anche al centro dei due principali convegni della giornata, presso l’Area Eccellenze Italiane. Alle 11.45 si parla di ‘Latte: alla ricerca di politiche di eccellenza’ (con Lollobrigida, Santanchè, Beduschi, Giansanti, Bonomi e Buzzella); mentre alle 15 l’attenzione si sposterà proprio sulla grande emergenza che tiene col fiato sospeso una delle più importanti filiere produttive nazionali. ‘Suinicoltura domani: convivere con la Psa!’, è il titolo scelto per l’appuntamento, al quale interverranno Crotti, la presidente di Confagricoltura Pavia Marta Sempio, Maurilio Giorgi (direttore del Dipartimento veterinario dell’Ats Val Padana), il commissario straordinario alla Psa Vicenzo Caputo - in videocollegamento —, il direttore di Opas e Assocom Valerio Pozzi e l’assessore Beduschi. Il ruolo di moderatore è affidato a Davide Berta.
Una giornata particolarmente ricca di contenuti e di iniziative, che vedrà anche dispiegare tutto lo straordinario potenziale della parte espositiva e delle mostre zootecniche: si comincia alle 9 con la Jersey, per proseguire alle 13.30 con la Brown Swiss.
Dentro una manifestazione che proporrà nuovi a spunti di riflessione su temi di grande rilievo strategico: su tutti quello della sostenibilità, necessariamente da conciliare nelle sue tre componenti ambientale, sociale ed economica; senza dimenticare le strade sempre più irrinunciabili di un crescente ricorso all’innovazione ed alle nuove tecnologie. Così, ancora una volta a Cremona si danno appuntamento le grandi questioni del presente e del futuro dell’agricoltura. Saldandosi idealmente con la sapienza di un ‘saper fare’ figlio del lavoro e di una consolidata tradizione. Fino a coincidere con una parte rilevante della nostra stessa identità.
«Quella che apre i battenti oggi — spiegano il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni e il direttore generale Massimo De Bellis - si presenta prima di tutto come «una mostra degli allevatoti e per gli allevatori, ma concretamente aperta e rivolta a tutti: in termini di filiera zootecnica (vacche da latte e da carne, bufale, ovicaprini, razze nazionali e autoctone), di settori che segnano il percorso ‘from farm to fork’ (produzione, trasformazione, commercio e consumo), di rappresentanze associazionistiche e sindacali, di mercati e Paesi d’oltreconfine».
«I numeri relativi a capi iscritti, aziende e marchi partecipanti, eventi tecnico-scientifici e convegni, presenza di operatori e delegazioni estere sono decisamente soddisfacenti. Raccogliamo i frutti del molto lavoro svolto in questi anni e riproponiamo un format vincente, spingendo l’acceleratore propri sui risultati che possono venire da una rete sempre più fitta e aperta di relazioni a tutti i livelli».
«Filo conduttore dell’offerta convegnistica sarò il tema cruciale della sostenibilità coniugata in tutti i suoi diversi aspetti fondamentali (economica, sociale e ambientale). Con uno sguardo importante e particolarmente attento dedicato all’innovazione ed ai giovani».
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