Otorinolaringoiatria, corso per specialisti a Palazzo Trecchi

CREMONA - Venerdì 24 e sabato 25 novembre l’Otorinolaringoiatria di Cremona organizza il seminario “Functional Sinus surgery, how to do it”, due giorni di formazione specialistica per illustrare tecniche e utilità della chirurgia endoscopica del naso e dei seni paranasali. Si terrà a palazzo Trecchi (via Sigismondo Trecchi 20 – Cremona) e s’inserisce nel percorso avviato nel 2021 da Asst Cremona in collaborazione con la Trecchi Human Academy. 

La faculty è composta da specialisti e docenti provenienti dall’ Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Brescia e dall’università della Svizzera Italiana (Lugano), che saranno a disposizione di specialisti e specializzandi provenienti da tutta Italia. La prima giornata sarà dedicata alle lezioni teoriche, la seconda alle esercitazioni pratiche che si svolgeranno all’interno del Cadaverlab, a Palazzo Trecchi. Guidati dai docenti specialisti, i discenti avranno l’opportunità di eseguire procedure chirurgiche complesse con tecnologie all’avanguardia, ricreando uno scenario il più vicino possibile alla realtà operatoria.

CHIRURGIA “DI CONFINE”

Come spiega Luca Pianta, direttore dell’Otorinolaringoiatria di Cremona e responsabile scientifico del corso con il dottor Giacomo Bertazzoni: «Si tratta di una chirurgia di confine, perché consente di accedere ad aree anatomiche molto delicate, come la fossa cranica e l’orbita oculare, quindi richiede una particolare preparazione teorica e pratica». Il corso consentirà ai discenti di approcciare per la prima volta o ripassare i fondamenti anatomici del distretto trattato, per poi imparare ad intervenire consapevolmente, con il supporto di suggerimenti pratici e utili ad una migliore gestione clinica delle patologie che interessano quest’area. Per maggiori informazioni consultare il sito web www.trecchihuman.com

Medicina dello Sport, aperto il punto di riferimento per tutti gli atleti

Stamattina la sede di via Dante 134 ha accolto i primi utenti. Il servizio è stato riattivato grazie al lavoro condiviso tra istituzioni sanitarie ed enti locali, effettuerà fino a 5mila visite annue