Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SONCINO: IL LUTTO

Addio allo storico assicuratore Nardo Zuccotti

Fondatore dell’omonima compagnia soncinese, è stato un simbolo dell’imprenditoria del borgo e un punto di riferimento professionale, umano e sportivo

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

23 Novembre 2023 - 15:56

Addio allo storico assicuratore Nardo Zuccotti

SONCINO - Profondo lutto nel borgo per la scomparsa a 77 anni, per via di un rapido decorso della malattia, di Nardo Zuccotti. Storico assicuratore, fondatore dell’omonima compagnia soncinese, è stato un simbolo dell’imprenditoria del borgo e un punto di riferimento professionale, umano e sportivo. Domani alle 9 e mezza il parroco don Giuseppe Nevi celebrerà le esequie. Il funerale nella Pieve di Santa Maria Assunta.


«È grande il nostro cordoglio», è stato il commento dell’amministrazione e della parrocchia. Si è stretta in un profondo abbraccio alla famiglia anche la Soncinese, il team calcistico all’ombra della rocca. La vita di Nardo fuori dall’ufficio, infatti, è sempre stata intrecciata a doppio filo con le goleade. Specialmente quelle rossonere del suo Milan, di cui era tifoso sfegatato, ma anche di quelle tinte col bianco al posto del nero, con la mitica Soncinese degli anni ‘80, a guida Zanchini, che lo vide dirigente e diede lustro al ‘green’ medievale mettendo nel sette i tiri che hanno fatto la storia della Promozione negli anni ‘80.


Amore, quello per il calcio, che si è manifestato anche quando Zuccotti ha lasciato il testimone alle ‘nuove leve’, senza però far mancare la sua vicinanza. Anche da sponsor degli amatori, per esempio, che ha aiutato per dieci anni. Solo sport e lavoro? Macché. Zuccotti era sì un grande imprenditore ma anche, e soprattutto, è ricordato per il suo impegno nel sociale e nella cultura. Superfluo ribadire il suo attaccamento alla famiglia, ai figli e ai nipotini che erano il faro della sua esistenza, ma anche alla letteratura. I libri scritti dai soncinesi, come i gol segnati, per lui, erano i migliori. E infatti li finanziava. Perché era giusto e bello leggere, giusto e bello giocare. Ha scritto pagine del paese e se ne va. La città non dimentica.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400