L'ANALISI
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
21 Novembre 2023 - 13:29
CREMONA - Le piogge e il vento delle scorse settimane hanno a lungo tenuto a bada l’inquinamento atmosferico. In questa ultima parte del mese, però, con il ritorno dell’alta pressione, il problema tipico dell’autunno inverno si sta ripresentando. Nella giornata di lunedì, le stazioni di rilevamento dell’Arpa, che si trovano in città e nel resto del territorio provinciale, hanno registrato tutte valori di polveri sottili superiori alla soglia di attenzione, fissata a 50 microgrammi per metro cubo d’aria. I dati sono stati resi noti ieri mattina dall’agenzia. A Crema il picco, con 65 parti per milione. In città l’impianto di piazza Cadorna ha rilevato una concentrazione media nell’arco delle 24 ore pari a 58 microgrammi. Uno in più in via Fatebenefratelli, mentre a Spinadesco le Pm10 hanno raggiunto quota 61 parti per milione. A Corte De’ Cortesi la concentrazione è stata di 62.
Nell’ultimo periodo, la giornata di lunedì è stata la prima caratterizzata da uno sforamento generalizzato della soglie di attenzione, se si esclude in superamento a metà della scorsa settimana, che però non era stato uniforme sull’intero territorio provinciale. A livello regionale anche il resto della pianura sta registrando valori in aumento dei principali inquinanti. I dati del Mantovano, del Lodigiano e del Bresciano non si discostano di molto da quelli cremonesi. Per quanto riguarda le stazione cittadine e quella di Spinadesco c’è anche da segnalare l’innalzarsi dei livelli delle micro particelle Pm 2,5, arrivate a raddoppiare il limite dei 25 microgrammi per metro cubo d’aria.
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