L'ANALISI
19 Novembre 2023 - 15:47
La foto di gruppo scattata a tutti gli artefici della edizione cremonese del TEDx
CREMONA - Visioni di futuro a 360 gradi, in una serata che ha onorato le attese, fornendo risposte e delineando scenari destinati a intersecare le vite di tutti. L’Intelligenza Artificiale è stato il tema cardine TEDx Cremona, che si è svolto venerdì sera, a partire dalle 21, al Ponchielli. Un incontro nel segno della qualità dei relatori che, con un approccio allo stesso scientifico e divulgativo, hanno illustrato, da prospettive differenti, l’impatto e l’importanza dell’Intelligenza Artificiale, che cambia a un ritmo crescente ogni ambito, dalla vita di tutti i giorni alle attività produttive, dalla medicina alla comunicazione. L'evento ha avuto ampia risonanza anche sui media nazionali.
La serata è stata condotta da Barbara Carfagna - giornalista del Tg1 e autrice Rai - lungo sei talk ad opera di altrettanti speakers: Rita Cucchiara, professore ordinario e direttore del Centro interdipartimentale AIRI presso l'Università di Modena; Massimo Chiriatti, teologo, docente universitario, saggista e consulente per alcune delle più grandi imprese italiane; Corrado La Forgia, ingegnere meccanico con una prestigiosa carriera come manager in multinazionali come tra cui Magneti Marelli e Ansaldo; Fosca Giannotti, ordinario di informatica alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Michela Milano, professore ordinario presso Università di Bologna e direttrice del Centro interdipartimentale sulla Human-Centered ArtificialIntelligence; Francesco D’Isa, filosofo di formazione e artista poliedrico nonché direttore editoriale della rivista culturale L’Indiscreto. L’avvio della serata è stato ad alto impatto: l’attore Alberto Branca ha letto un testo che ha ricordato a tutti un’opera dantesca. Terminata la lettura, l’organizer TEDx Cremona, Andrea Mattioli, ha spiegato, tra lo stupore generale, che si trattava di un testo scritto grazie all’Intelligenza Artificiale.
«L’Intelligenza Artificiale è entrata nelle nostre vite. Dobbiamo parlarne per comprendere il nostro tempo, quel che accade intorno a noi; dobbiamo farlo per non subirlo in modo passivo. Siamo noi umani a decidere cosa insegnare all’IA e sino a che punto coinvolgerla», ha detto Mattioli. A seguire la parola è andata a Carfagna che, prima di introdurre il primo ospite, La Forgia, ha citato il filosofo Luciano Floridi e la sua critica al termine Intelligenza Artificiale, «coniato male poiché l’intelligenza è una prerogativa umana; una grande potenza di calcolo può agire autonoma senza essere intelligente».
Poi è iniziato un viaggio affascinante attraverso le tecnologie e la gestione del tempo, il tempo liberato e l’autodeterminazione, nuovi linguaggi e nuovo umanesimo. Concetti che iniziano a fare capolino ovunque, destinati a tenere banco in un futuro fatto di opportunità, di rischi e di occasioni da non perdere.
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