L'ANALISI
16 Novembre 2023 - 05:00
CREMONA - Le polizze Rc auto sono tornate ai massimi di dieci anni fa: secondo i dati dell’Istat e pubblicati da Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) l’indice di costo, il cui valore era stato fissato a 100 nel giugno scorso, ha raggiunto a settembre un valore di 129,83 euro. E non si registrava, appunto, dal 2013. Non solo: stando all’analisi dell’osservatorio Segugio.it l’importo di un premio medio sarebbe pari 453,40 euro (dato calcolato sul mese di ottobre) in crescita del 2,8% sul mese precedente e del 25,1% rispetto ottobre 2022.
Fra le province con il maggiore incremento viene indicata Cremona, al terzo posto nazionale con un +37,2% e preceduta solo da Rieti (+45,7%) e Prato (+38,7%). Ma va subito detto che gli addetti ai lavori locali, pur ammettendo gli inevitabili ritocchi applicati in tutta Italia, si ritrovano poco in questa presunta ‘percentuale salasso’. Meno di due settimane fa, fra l’altro, un altro osservatorio (Facile.it) per Cremona aveva registrato un incremento medio del 31,3% e quindi al di sotto della media regionale del 32%.
«A livello nazionale e generale sicuramente c’è stato un rialzo – dice Stefano Fusari di Unipol – e questo è essenzialmente legato all’incremento dei costi dei sinistri, salito fra le altre cose per colpa del +50% che abbiamo registrato sul prezzo di determinati ricambi. Gli incidenti fra l’altro sono tornati al periodo pre Covid e a pesare c’è pure l’aumento dell’inflazione. Le compagnie, inevitabilmente, hanno dovuto adeguarsi alla situazione, seppure non nell’immediato. Quanto all’ultimo dato indicato su Cremona, però, mi sembra una percentuale eccessiva e dunque da prendere con le pinze: quel +37% probabilmente è conseguenza di alcune tariffe più maggiorate, come ad esempio quelle per i neo patentati. La realtà provinciale penso sia fra il +10 e il +15% al massimo, ma poi ci sono sempre gli sconti che vengono applicati ai clienti. Gli aumenti sono comunque generalizzati, anche per il cambio gomme ad esempio tutti stiamo toccando con mano i rincari».
Giuseppe Lauritano (Reale Mutua) è a sua volta poco convinto della classifica di Segugio.it: «I dati reali sono quelli di Ania e sicuramente c’è un incremento a livello nazionale, frutto di quanto accaduto negli ultimi 3-4 anni. Va anche detto che anni fa le tariffe erano gestite dallo Stato, ora il mercato è libero seppure supervisionato da Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ndr) e quindi ogni compagnia può stabilire i prezzi in modo autonomo. Si tratta anche di tariffe molto articolate, che possono variare in base a molteplici parametri come ad esempio l’età. Il +37% probabilmente è una media falsata da alcune fasce che sono aumentate molto di più rispetto ad altre, ma per quanto riguarda la nostra compagnia la polizza è cresciuta non oltre il 5%».
Lauritano analizza poi le cause degli incrementi: «Sono cresciuti i prezzi dei ricambi, l’inflazione è alle stelle e il costo medio dei sinistri è salito del 25-30%. Ovvio, dunque, che anche le compagnie abbiano ritoccato le polizze. Ed è anche chiaro che, trattandosi di un costo obbligatorio per chi vuole guidare, viene probabilmente percepito come più pesante rispetto ad altri rialzi».
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