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CREMONA: ECONOMIA

Assemblea degli Industriali. «L’Europa accantoni l’ideologia»

Maurizio Ferraroni: «Su patto di stabilità e strategie green la classe politica in scadenza ceda il testimone»

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

15 Novembre 2023 - 10:15

Assemblea degli Industriali. «L’Europa accantoni l’ideologia»

Maurizio Ferraroni, vicepresidente dell’Associazione Industriali

CREMONA - «Di anno in anno l’assemblea dell’Associazione Industriali è costretta a tematizzare questioni di grave urgenza scatenate da nuove crisi: prima l’emergenza Covid, poi la guerra in Ucraina e ora l’incendiario conflitto in Medio Oriente. Eventi che mettono in pericolo non solo la stabilità del sistema industriale, ma anche l’equilibrio sociale. Eppure la storia ci insegna che la resilienza dell’essere umano consente di superare anche le fasi più nere: questo è il momento del coraggio e della responsabilità»: è il pensiero di Maurizio Ferraroni, vicepresidente dell’Associazione Industriali della provincia di Cremona con delega all’Ambiente e alla Sostenibilità, nel day after del grande dibattito andato in scena sul palcoscenico di CremonaFiere.

«È stata un’occasione essenziale di confronto su macrotemi di portata globale che si riverberano direttamente sulla dimensione locale — riflette Ferraroni, amministratore delegato dell’omonima azienda di mangimi —. Puntando i riflettori sull’Europa, mi accodo al pensiero dell’onorevole Giulio Tremonti: il patto di stabilità e di crescita ha una logica politica e non economica. E la classe politica attuale, in scadenza, dovrebbe rinviare ogni decisione e consegnare la partita ai propri successori». Sempre a proposito di Europa, Ferraroni evidenzia la «stringente necessità di un piano industriale». E argomenta: «Il motore d’Europa è in recessione: un dato che impone un cambiamento di rotta. Per riuscirci, a mio giudizio, occorre richiamarsi ai principi messi a sistema dai padri fondatori dell’Unione europea e recuperare le radici comuni da cui è germinato il processo di unificazione. A più riprese gli ospiti dell’assemblea degli Industriali hanno portato a galla una domanda chiave: quali sono oggi i punti di forza dell’Europa? La mia risposta è semplice: l’asset più importante dell’Unione è la sua piattaforma valoriale, basata sulla solidarietà e sulla responsabilità di ogni persona nei confronti della collettività, sul senso del dovere e sul rispetto del lavoro. Le istituzioni, ora più che mai, sono chiamate a compiere un passo avanti».

Il presidente dell’Associazione Industriali Stefano Allegri sul palco di CremonaFiere durante l’assemblea annuale

Anche per quanto riguarda l’enorme sfida della transizione ecologica: «L’industria ha il compito di investire in innovazione per favorire la decarbonizzazione e ridurre le emissioni climalteranti — dice Ferraroni —. Le estese implicazioni della tematica ambientale hanno aperto gli occhi anche agli imprenditori della mia generazione, perché tutti ci troviamo di fronte alla necessità di rispondere nel futuro alle scelte che realizziamo oggi. Non dobbiamo dimenticare, però, che la missione per la sostenibilità ambientale non può essere scollegata da quella per la sostenibilità economica e sociale: trovare il giusto punto di equilibrio è un imperativo morale. A questo proposito, è impossibile non esprimere la preoccupazione della nostra categoria per certe scelte ideologiche dell’Europa, condizionate dalle lobby che hanno radicalizzato il movimento ambientalista. Perciò rimarco che, nella fase attuale, i vertici europei dovrebbero mettere in stand-by le politiche intavolate per rendere possibile una riflessione a mente serena nell’immediato futuro».

Ferraroni si concentra, poi, sulla dimensione territoriale. E rilancia la sfida infrastrutturale: «Molte province limitrofe si stanno dimostrando in grado di cogliere le opportunità del presente, mentre Cremona continua ad arrancare. Credo che il territorio stia pagando soprattutto l’esiguità numerica della propria rappresentanza politica nei palazzi che contano. L’Associazione Industriali ha messo a disposizione dei decisori quello straordinario strumento programmatico che è il MasterPlan 3C: un faro in grado di illuminare la strada della crescita. Che, però, resta spento: per chi gestisce il territorio questo è il momento di agire. La priorità delle priorità, sono convinto, è il tema dei collegamenti con Milano: il raddoppio ferroviario e il completamento della nuova Paullese non possono più aspettare. Con una rete efficiente di connessioni la provincia di Cremona potrebbe intercettare importantissime opportunità di sviluppo. Su questo fronte, gli Industriali continueranno a fare la propria parte, portando avanti questa stagione fervida caratterizzata da coesione, convergenza di vedute e spirito d’iniziativa». 

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