L'ANALISI
08 Novembre 2023 - 14:21
RIVOLTA D'ADDA - Evaso più volte dal regime degli arresti domiciliare, sono scattate le manette per un cittadino italiano di 27 anni, con precedenti di polizia a carico, in esecuzione di una misura cautelare in carcere. L’uomo si trovava ai domiciliari dal maggio scorso quando era stato arrestato in provincia di Milano dopo una notte di furti. A fine aprile, lui e altri due complici avevano rubato delle biciclette dal cortile di un’abitazione di Rivolta d’Adda, poi erano andati in un comune della provincia di Milano e, in piena notte, avevano commesso due furti presso un ristorante e un bar, dove, dopo avere forzato le porte di accesso, si erano impossessati di tablet, PC, denaro contante e bottiglie di vino. Il 27 ottobre la pattuglia dei carabinieri di Rivolta, verso le 16.00, era andata a controllare che fosse in casa. Hanno citofonato in abitazione, senza ottenere risposta. Poco dopo, hanno visto arrivare il 27enne che rientrava verso casa, in palese violazione a quanto impostogli. L’uomo ha giustificato la sua assenza con una scusa che, dagli accertamenti, è risultata falsa. Per tale motivo, era stato dichiarato in arresto e, dopo la convalida, era stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.
Il 27enne era già stato arrestato la notte del 27 settembre scorso per evasione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Quella notte era scattato un allarme del suo braccialetto elettronico e i militari lo avevano trovato in stato di agitazione, probabilmente alterato dall’uso di stupefacenti. All’improvviso era uscito di casa e i militari gli avevano intimato di rientrare, ma il 27enne non ha sentito ragioni e aveva continuato la sua marcia. Era stato inseguito, raggiunto e bloccato, ma ha reagito colpendo con dei pugni uno dei militari. A quel punto, era stato immobilizzato e ammanettato, ma era riuscito comunque a mordere una mano di un militare.
In altre quattro circostanze era stato denunciato sempre per evasione. Tenuto conto che le trasgressioni non erano occasionali ma ripetute, che gli arresti domiciliari erano ormai inidonei a garantire le esigenze cautelari, che non aveva la preventiva autorizzazione del giudice e che non aveva un giustificato motivo per uscire, dimostrando di non sapersi attenere alle prescrizioni imposte e di essere refrattario a qualsiasi richiamo dell’autorità giudiziaria, il giudice competente ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando gli arresti domiciliari e applicando la misura della custodia cautelare in carcere. I Carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda lo hanno raggiunto a casa, arrestato e accompagnato presso il carcere di Cremona.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris