L'ANALISI
03 Novembre 2023 - 15:28
CREMONA - I dubbi sono stati confermati dalle indagini: l’aggressione di via Dante, storia di una decina di giorni fa, non è stata una scazzottata innescata da un raptus improvviso ma, invece, la resa dei conti fra due persone che si conoscevano. Caso chiuso. «Le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza comunale — spiega la polizia locale, titolare dell’inchiesta conclusa nelle ultime ore — ci hanno garantito spunti importanti, elementi che ci hanno permesso di capire come, in realtà, non si trattasse di un fatto casuale. I due uomini coinvolti si conoscevano».
Lo dimostrano gli atteggiamenti filmati dagli occhi elettronici e lo attesterebbero definitivamente anche gli elementi raccolti dai vigili. «Quanto accaduto — entrano nel merito gli uomini del comandante Luca Iubini — è sostanzialmente addebitabile a dissapori personali, poi esplosi in strada quella sera».
Sia l’aggredito che l’aggressore abitano in città e la vicenda è stata ricostruita nei dettagli, tra antefatti e atto finale, dal lavoro di raccolta meticolosa di elementi, operata in sinergia tra i Nuclei di prossimità, che hanno conoscenza puntuale delle dinamiche che si sviluppano sul territorio, e del Nucleo di Polizia Giudiziaria. Ora il fascicolo, con resoconto e immagini registrate dalle telecamere, è stato trasmesso all’autorità giudiziaria per le opportune valutazioni di competenza.
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