L'ANALISI
03 Novembre 2023 - 14:49
SORESINA - Si è conclusa con l’arresto per resistenza, minacce a pubblico ufficiale e, per uno di loro, per danneggiamento aggravato la burrascosa serata di un cittadino italiano e uno straniero, rispettivamente di 21 e 20 anni, con numerosi precedenti di polizia a carico e già sottoposti alla misura di prevenzione dell’avviso orale. Entrambi sono stati anche denunciati per oltraggio e rifiuto di indicazioni sull’identità personale, mentre il ventenne è stato denunciato per favoreggiamento personale e per false attestazioni a pubblico ufficiale.
L’arresto è conseguenza di quanto avvenuto verso le 23.30 del 2 novembre, quando i carabinieri di Castelverde sono stati inviati a Soresina perché era stata segnalata per strada la presenza di un cane che creava pericolo alla circolazione stradale. Sul posto, i militari hanno trovato il cane che era trattenuto da alcuni ragazzi. Al che i militari hanno richiesto l’intervento di personale specializzato per il recupero. Quando è arrivato l’addetto con il compito di verificare l’eventuale chip del cane e di accompagnarlo presso il canile, è arrivata sul posto un’auto con quattro persone a bordo. Uno di loro ha iniziato a parlare a voce alta con i giovani già presenti sul posto e il cane si è innervosito. Poi il giovane, il 21enne identificato poi, è sceso dall'auto e si è avvicinato ai giovani già presenti, facendo intendere di conoscerli molto bene.
L’animale ha iniziato ad agitarsi e ha tentato di mordere l’addetto al recupero, perciò i militari hanno chiesto al 21enne di allontanarsi per il tempo necessario a finire le operazioni. Ma quest’ultimo, molto infastidito dalla richiesta, che si è fatto avanti in maniera minacciosa, giungendo viso a viso con i militari e insultandoli pesantemente. La pattuglia ha chiesto rinforzi, ma il giovane ha continuato a provocarli, ha scattato foto e fatto dei video ai militari. Allontanato dall’auto di servizio alla quale si era avvicinato in maniera minacciosa, ha provato a colpire i carabinieri senza riuscirci.
Successivamente, anche l’altro gruppo di giovani che teneva il cane ha iniziato a inveire contro i militari. Uno di loro, il 20enne che a breve sarebbe stato identificato, era molto aggressivo. Mentre i militari allontanavano il 21enne, il 20enne ha approfittato di quel momento per saltare sul cofano dell’auto di servizio danneggiandolo. Fatto scendere, ha affrontato con insulti e minacce i carabinieri, permettendo al 21enne di scappare a piedi.
Fino a quel momento nessuno dei due aveva fornito le generalità nonostante gli fosse stato chiesto più volte e solo il ventenne le aveva fornite in una occasione, ma sono successivamente risultate false. Nel frattempo, l’addetto al recupero del cane aveva finito le operazioni ed erano arrivate sul posto altre tre pattuglie dei carabinieri in supporto. Ma quando i militari si sono avvicinati al 20enne per bloccarlo, quest’ultimo li ha nuovamente minacciati, spintonandoli per guadagnare la fuga. A quel punto è stato immobilizzato e ammanettato.
E poco dopo i carabinieri si sono messi alla ricerca e hanno rintracciato anche il 21denne, che si trovava in una via limitrofa e che quando ha visto le auto dei carabinieri ha provato ad allontanarsi in bicicletta, ma è stato raggiunto e bloccato. Si è nuovamente rifiutato di fornire le generalità e ha provato a strattonare e a colpire i militari, ma anche lui è stato bloccato e ammanettato.
Sono stati accompagnati nella caserma Santa Lucia di Cremona e identificati, risultando avere a carico numerosi precedenti di polizia e la misura dell’avviso orale. Di conseguenza, sono stati arrestati per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e, uno di loro, anche per il danneggiamento aggravato del mezzo di servizio e sono stati denunciati per gli altri reati che avrebbero commesso. Sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Cremona in attesa dell’udienza di convalida svolta la mattina del 3 novembre e conclusa con la convalida dell’atto ed il rinvio dell’udienza al dicembre del 2024. I due sono stati liberati.
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