L'ANALISI
03 Novembre 2023 - 05:10
Claudia Maria Terzi, Matteo Salvini e Andrea Corsini
CASALMAGGIORE - Appello degli assessori regionali alle Infrastrutture di Lombardia ed Emilia Romagna, rispettivamente Claudia Maria Terzi e Andrea Corsini, al vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini perché sia completato il raccordo autostradale Tirreno-Brennero. Raccordo che, se realizzato, prevede un nuovo ponte ‘strallato’ sul Po da 270 metri e un tracciato che attraversa il Casalasco passando dai territori di Torricella, Gussola, Martignana, San Giovanni in Croce (dove è previsto un casello), Piadena, sino a Calvatone e Tornata (altro casello). Questo il contenuto di una lettera in cui i due assessori esprimono la necessità di confermare l'intenzione di completare il raccordo e garantire i fondi necessari.
La Ti-Bre secondo gli assessori rappresenta un'infrastruttura cruciale che attraversa cinque regioni italiane: Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Questo corridoio è fondamentale per collegare i terminali portuali tirrenici, lo snodo interportuale di Parma, la maggior parte del tracciato lombardo e il terminale nord verso il Nord Europa. Tuttavia, ci sono crescenti preoccupazioni in Emilia-Romagna e Lombardia riguardo al finanziamento del secondo lotto di questo raccordo. Nonostante l'importanza strategica dell'opera, riconosciuta dal Governo, il finanziamento per il suo completamento non è ancora stato assicurato. Questa situazione potrebbe avere ripercussioni sulla viabilità ordinaria di entrambe le regioni.
«Bisogna procedere con i lavori — ha detto Corsini — per realizzare un’opera che è parte del Corridoio Tirrenico della rete europea Ten-T Comprehensive e svolge un ruolo fondamentale di collegamento interregionale e raccordo intermodale tra ben cinque regioni. Un’infrastruttura riconosciuta dal Governo come strategica e già inserita nelle pianificazioni di Emilia-Romagna e Lombardia. Ci auguriamo quindi — ha concluso — che il ministro Salvini accolga la nostra richiesta e ci sostenga nel completamento di un’infrastruttura necessaria non solo per i territori interessati ma per il Paese e come ponte verso il nord Europa».
Per l'Emilia-Romagna è essenziale garantire la funzionalità del primo lotto del raccordo. Questo permetterebbe di collegare la Ti-Bre al corridoio Cispadano, parte del quale è già operativo, mentre un altro segmento è in attesa di approvazione nell'ambito della concessione dell'autostrada regionale Cispadana. Questo tratto avrà le caratteristiche di una strada extraurbana secondaria, collegando il nuovo casello di Terre Verdiane a Sissa Trecasali con la provinciale 72 Parma-Mezzani. Attualmente l’autostrada va da Fontevivo (dal raccordo fra l'Autocisa e l'A1) fino al casello Terre Verdiane nel comune di Sissa-Trecasali, ma che stando ai piani originari (si parla della prima metà degli anni Settanta) dovrebbe arrivare fino a Nogarole-Rocca (Verona) per collegarsi con l’AutoBrennero, l’A22. Per ora, la Ti-Bre prolunga l'Autocisa dal bivio con l'A1 fino alla campagna di Sissa Trecasali. Da qui l’infrastruttura dovrebbe raggiungere il Po e superarlo con un nuovo ponte, per poi proseguire prima in territorio lombardo e poi in Veneto prima di raggiungere il casello di Nogarole-Rocca.
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