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CASALMAGGIORE

In aula: «Ci devi dei soldi, fai una rapina per noi»

Condannati un 27enne e un 30enne casalaschi per minaccia e violenza a Viadana

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

02 Novembre 2023 - 17:48

In aula: «Ci devi dei soldi, fai una rapina per noi»

CASALMAGGIORE - Sono stati condannati a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione R.P. 27 anni e D.R. 30 anni, entrambi residenti a Casalmaggiore per rapina, violenza, minaccia, sequestro di persone e intimidazione a commettere reati. La condanna è stata emessa dal Gup di Mantova con il rito abbreviato, ossia con la riduzione di un terzo della pena. I fatti contestati e per i quali i due sono stati condannati, sono stati commessi in entrambi i casi a Viadana nel settembre e nell’ottobre del 2022.


L’episodio più grave, ossia violenza, minacce, rapina e sequestro di persona, è stato subito da un 50enne della provincia di Brindisi rapinato del suo telefono cellulare e di un orologio Rolex, risultato poi una ‘patacca’. Durante l’aggressione avvenuta nella zona golenale della città, vi erano anche dei complici che non sono mai stati rintracciati e la cui identità è sempre rimasta misteriosa. Per saldare un debito che il 50enne aveva contratto, la banda gli aveva rubato l’orologio e lo avrebbe obbligato – sotto minaccia – a rapinare una gioielleria.

Per intimidirlo uno dei malviventi gli aveva mostrato una pistola e un secondo aveva sparato in aria due colpi di fucile. Poco dopo la minaccia è cambiata, e al posto della gioielleria il malcapitato avrebbe dovuto rapinare una tabacchiera di Viadana, il cui titolare possedeva e indossava un Rolex. Il 50enne sarebbe dovuto entrare in tabaccheria, tramortire con un pungo il commerciante, prendere l’orologio dal polso e scappare. Con una mascherina chirurgica a celare il viso, il 50enne si è incamminato verso il negozio, ma a pochi metri dall’ingresso si è gettato a terra simulando un malore, si è messo a urlare e ha chiesto aiuto ai passanti. A quel punto, e visto come si era messa la situazione, la banda è fuggita.


L’altro fatto era successo circa un mese e mezzo prima – per la precisione il 3 settembre – e la vittima era un 21enne residente a Viadana. In quel caso il giovane aveva chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine, sostenendo che due uomini lo avevano minacciato, aggredito e lo avevano rapinato del portafoglio e dell’auto. Quest’ultima era stata ritrovata poco dopo. Le forze dell’ordine, grazie alla descrizione fornita dalla vittima e ad alcune immagini recuperate da telecamere di videosorveglianza, erano riuscite ad identificare i colpevoli e ad arrestarli.

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