L'ANALISI
01 Novembre 2023 - 16:48
In centro
CREMONA - C’è Betty Boop che ammicca porgendo un vassoio, ci sono vecchi libri, ribaltine della nonna, oggetti di un tempo che fu, ma soprattutto c’è una città che non ti aspetti. Il cielo plumbeo non rende giustizia al clima di festa di oggi che ha riempito strade e piazze e non solo per la complicità del tradizionale mercato cittadino. Bella l’idea di portare il mercato dell’antiquariato che ogni tre settimane riempie piazza Stradivari sui corsi, ha reso festosa l’antica strada magistra, all’ora di pranzo e nelle prime ore del pomeriggio solitamente deserta.
Ma che quella di oggi sia stata una giornata da tutto esaurito, o quasi, lo testimoniano le code per la salita al Torrazzo, l’audizione festiva al Museo del Violino col violoncellista Francesco Tamburini, ma soprattutto i tanti che camminano guardandosi intorno, col naso all’insù, con la voglia di vivere intensamente la città, anche per qualche ora: mangiando tipicità locali, cercando di cogliere il bello di Cremona, città a portata di mano e scoperta quasi per caso.
Una coppia di Mantova davanti al Museo del Violino confessa: «Qualche giorno fa abbiamo visto in tv una trasmissione dedicata ai violini e al museo, oggi è festa e ci siamo detti: andiamo a Cremona, non è distante e non ci siamo mai stati. È l’occasione giusta. Ci fermiamo per l’intera giornata, mangeremo qui, ma prima visitiamo il museo del violino», dicono Marco e Anna conquistando l’ingresso.
Coloro che invece sono venuti a colpo sicuro sono Mario Crotti con tanto di elegante tabarro e Luisa Stan che sfodera una chioma blu: «Arriviamo da Lodi, avevamo un appuntamento al mercato per acquistare tessuto per tabarro, noi siamo degli amanti di questo capo a cui dedichiamo anche una serie di manifestazioni. La prossima sarà a Villa Litta il 26 novembre – raccontano -. Sapevamo del mercato e ci siamo presi il tempo per concludere questo impegno e visitare la città con clama, come non sempre ci è possibile fare».
Per Matteo Dolcini che con la famiglia arriva da Genova Cremona è parsa un ottimo compromesso geografico: «Abbiamo scelto questa giornata di festa per incontrarci con parenti che vivono sul lago di Garda e Cremona è a metà strada – racconta -. Siamo appena arrivati, ora cercheremo un ristorante dove mangiare qualcosa di tipico e poi vedremo la città, la cattedrale, il Torrazzo e cos’altro? Ci consigli».
Chiedono le famiglie ligure incantate dalla piazza del Comune. È una famiglia che arriva da Como e afferma Diego: «Eravamo a Castelvisconti per la sera di Halloween e sulla via del ritorno abbiamo deciso di passare la giornata qui a Cremona prima di rientrare a Como», a spiegare le caratteristiche uniche dell’orologio astronomico del Torrazzo è Renato Bandera che confessa: «Mi è sembrato giusto dare loro qualche indicazione, si guardavano intorno stupiti e ammirati e così ho voluto aggiungere al loro stupore qualche informazione sul nostro Torrazzo e il suo orologio. Mi è parso un modo per essere ospitali verso chi ha scelto di venire nella nostra città».
La salita al Torrazzo rimane un must, la visita al Battistero nell’ultimo giorno di presenza del coccodrillo di Cattelan, la festa di tutti i Santi ha confermato che Cremona è città di passaggio capaci di stupire: «Nella mattinata chi è si è rivolto al nostro front office sono stati i cremonesi, come nei giorni di mercato — spiegano dal front office del Servizio di Promozione Turistica del Comune —. Nella tarda mattinata e nel pomeriggio si sono rivolti a noi turisti che arrivavano dalle città limitrofe e dalla Lombardia, ma anche da Piemonte, Liguria e Veneto. Le visite guidate alle città e alla bottega del liutaio sono state confermate. Il passaggio c’è stato».
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