L'ANALISI
27 Ottobre 2023 - 17:19
Alcuni bambini nell’area verde durante un laboratorio organizzato oltre dieci anni fa nell’ambito del festival Odissea
SONCINO - Dopo tanti anni di chiusura, il Parco del Tinazzo riaprirà i battenti. Storicamente a uso pubblico, ma di proprietà privata di Gianbattista Cerioli e della sorella Costanza, era rimasto senza gestori, dunque chiuso e abbandonato. Adesso, però, i proprietari del polmone verde, tra i più affascinanti del Cremonese, hanno deciso di affidare nuovamente la gestione di uno dei loro storici ricordi di famiglia e far rivivere momenti spensierati a chi vorrà visitare questo meraviglioso parco.
Lo ha fatto sapere oggi il sindaco Gabriele Gallina che, a margine, ha commentato: «Ne sono entusiasta e soddisfatto. Il Tinazzo rappresenta una ricchezza anche per tutto il borgo». La nuova gestione è stata affidata a Graziano ‘Ciano’ Fanelli, storico fondatore del gruppo rock nostrano, famosissimo nel circondario, i ‘Kei del Furmai’ che, insieme alla moglie Paola Severgnini e all’amico bergamasco Eros, hanno deciso di imbarcarsi in questa nuova sfida dal sapore di avventura.
Un sogno che diventa realtà, grazie a un mix di amore per il proprio paese e tanta voglia di fare: «Tutto è iniziato con quattro chiacchiere sotto l’ombrellone – racconta Fanelli – si fantasticava sul futuro, insieme al mio amico Eros, ho cominciato a ipotizzare di riaprire questo meraviglioso parco». Una fantasia, sì. Ma solo fino a un certo punto. Perché nei sogni quando ne vale la pena, bisogna crederci. «Tornati a Soncino, ho telefonato al proprietario, Cerioli, ci siamo incontrati e, dopo i tempi tecnici per definire i dettagli, abbiamo concretizzato il progetto» rivela.
Quindi è tutto fatto? Cancelli aperti da domani? Quasi. Prima ci si rimbocca le maniche e si lascia svernare, poi il paradiso di fiori, essenze e storia, tornerà davvero patrimonio di tutta la comunità. I prossimi mesi inizieranno i lavori per riportare il parco allo splendore di un tempo e poi, dalla prossima primavera, sarà di nuovo fruibile da tutti. Ma di cosa si tratta e, soprattutto, perché ne vale la pena? Presto detto. Saranno restituiti ai soncinesi: alberi secolari, un meraviglioso prato verde per far giocare i bambini in sicurezza, e per respirare aria buona. C’è poi il piccolo castello con la sua torretta che svetta tra i rami, la chiesa di campagna di Santa Maria della Neve e, grande ritorno, il bar per la sosta dei visitatori con le sue prelibatezze.
Patrimonio paesaggistico iscritto al Fai, il Parco del Tinazzo ha una ampiezza di circa due ettari e ospita una chiesa costruita tra il 1519 e il 1520, oltre ad alberi che, per la maggior parte, sono più vecchi di tantissimi edifici che sorgono nella periferia soncinese. Affacciato sulla strada provinciale Calciana, a due chilometri dalla porta orientale del borgo, sorge al confine tra le province di Bergamo e Cremona.
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