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OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Frode ai danni dello Stato per oltre 2 milioni e mezzo di euro, denunciati gli amministratori di un'impresa

Indebita percezione di finanziamenti pubblici finalizzati a sostenere le esigenze di liquidità durante l'emergenza Covid. Sequestrati i beni degli indagati

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2023 - 10:09

Frode ai danni dello Stato per oltre 2 milioni e mezzo di euro:

CREMA - I militari della Compagnia di Crema, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cremona, hanno accertato una frode ai danni dello Stato correlata all’indebita percezione di finanziamenti pubblici finalizzati a sostenere le esigenze di liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 per un importo complessivo di oltre 2 milioni e mezzo di euro posta in essere dagli amministratori di una società cremasca.

Accertata, inoltre, anche l’evasione fiscale conseguita da tale società, anche mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per oltre 750mila euro.

In particolare, le Fiamme Gialle cremasche hanno riscontrato che la società oggetto di investigazione, operante nel settore del commercio di carni all’ingrosso, attestando una situazione economico-finanziaria artefatta (peraltro comprovata da bilanci d’esercizio contenti informazioni false), aveva indebitamente percepito finanziamenti pubblici per il complessivo importo di  1.465.000, nonché richiesto ulteriori finanziamenti per il complessivo importo di 1.100.000 euro la cui erogazione, sulla base delle attività di indagine effettuate, è stata tempestivamente interrotta.

DECRETO LIQUIDITA'

I finanziamenti in questione, regolati dal “Decreto Liquidità”, consistono in erogazioni garantite dallo Stato in base ai danni subiti dalle imprese italiane in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Costituiscono, pertanto, un importante strumento di rilancio dell’economia nazionale prevedendo, peraltro, tassi di interesse particolarmente calmierati e pagamenti dilazionati nel tempo. L’accertamento della reale dimensione economico-finanziaria della società, inoltre, ha consentito di accertare l’evasione fiscale conseguita dalla società, tra gli anni 2020 e 2021, per oltre 750.000 euro, resa possibile anche dal ricorso a fatture per operazioni inesistenti.

Gli amministratori della società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cremona per diverse ipotesi di reati tributari, false comunicazioni sociali, nonché indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Sulla base delle indagini effettuate dai militari della Compagnia di Crema, il Gip presso il Tribunale di Cremona ha altresì disposto il sequestro preventivo per equivalente dei beni riconducibili agli indagati sino a concorrenza di un importo di circa 2.200.000 euro, che ha consentito di sottoporre a sequestro, nelle more dell’iter giudiziario, appartamenti, autoveicoli, quote societarie e disponibilità finanziarie.

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