L'ANALISI
23 Ottobre 2023 - 19:30
CREMA - Sono passati quattro mesi abbondanti, da quando Rete ferroviaria italiana ha aperto il nuovo sottopasso pedonale della stazione, il cui accesso è possibile da piazza Martiri della Libertà. Un cantiere durato quasi due anni, che avrebbe dovuto completare la riqualificazione dello scalo, costata nel complesso otto milioni di euro.
Da allora, però, non sono mai stati attivati gli ascensori per permettere alle persone in carrozzina, a chi soffra di difficoltà nel fare le scale, ma anche semplicemente a una mamma con il figlio nel passeggino, di poter raggiungere il terzo binario. Le scale sono una barriera architettonica, che non si può aggirare nemmeno attraversando le rotaie.
Le vecchie passerelle sono state infatti eliminate, per ragioni innanzitutto di sicurezza. Non avrebbe avuto senso lasciarle adesso che c’è il sottopasso. Fondamentale che Rfi provveda al più presto all’attivazione degli ascensori. L’edificio che ospita l’elevatore e scende sotto i binari è stato realizzato sul lato est dello scalo: affianca la palazzina centrale della stazione. Una ventina di metri la lunghezza del tunnel, necessari per portare all’imbocco della seconda scala, che permette di risalire al binario tre. Qui la banchina è nuova, con il posizionamento di una lunga pensilina che garantisce ombra e riparo dalle intemperie ai passeggeri in attesa.
Senza dubbio questi lavori, uniti agli altri realizzati negli ultimi due anni, hanno restituito ai cremaschi una stazione più moderna, sicura e funzionale. Resta però il problema delle barriere. Secondo gli utenti, mancano anche delle panchine. Gli altri lavori, completati tra il 2021 e l’anno scorso, avevano interessato la storica pensilina del primo binario, smontata e riqualificata e l’innalzamento del livello del marciapiede. Ristrutturata esternamente e internamente la palazzina centrale, compresa la sala d’aspetto, rimesso nuovo il piazzale, oltre ad interventi minori.
Nei mesi scorsi era emerso anche il problema dei vandalismi e dell’uso incivile dei nuovi servizi igienici, rimasti chiusi a lungo. Comune e Rfi hanno ora raggiunto un accordo, da formalizzare tramite una convenzione, che prevede di potenziare il sistema di videosorveglianza dello scalo, con il monitoraggio da remoto da parte della polizia locale. La sala d’aspetto e i servizi igienici saranno chiusi dalle 20 sino alle 5.30.
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