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CREMONA

Coppia aggredita in Galleria XXV Aprile, indagini serrate per individuare il violento

I poliziotti della Squadra Mobile stanno lavorando sulle telecamere pubbliche e private per dargli un nome e un volto. La zona di piazza Roma da anni è diventata, specie la sera, una sorta di «terra di nessuno»

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

23 Ottobre 2023 - 16:32

Aggressione in Galleria XXV Aprile,

CREMONA - I poliziotti della Squadra Mobile stanno lavorando sulle telecamere pubbliche e private, per dare un nome e un volto al violento che intorno alle 20 di ieri, rimproverato perché stava sfrecciando in bicicletta sotto la Galleria XXV Aprile, ha aggredito marito e moglie, 63 e 62 anni, rifilando un pugno in pieno volto a lui e dando uno spintone a lei, finita a sbattere contro la vetrina di un negozio. Medicati al Pronto soccorso, i coniugi sono stati dimessi con 3 giorni di prognosi. La coppia domani si presenterà in Questura per formalizzare la denuncia.

Secondo una prima ricostruzione, l’aggressore, uno straniero, stava scorrazzando in bicicletta. Il 63enne lo ha sgridato, il violento ha reagito: è sceso dalla bici, lo ha colpito con un pugno. La moglie si è precipitata in aiuto del marito, si è presa uno spintone (sul pavimento il sangue). Il violento è rimontato in sella ed è scappato.

Alcuni passanti hanno visto la scena, chiamato il 118 e le forze dell’ordine. La loro testimonianza è utile alle indagini. Sono immediatamente intervenute le pattuglie delle Volanti.

Nell’esprimere «vicinanza alle vittime dell’aggressione», sul fronte investigativo, l’assessore alla Sicurezza, Barbara Manfredini, spiega: «Ci siamo immediatamente rapportati con le forze dell’ordine e abbiamo messo a disposizione il sistema di videosorveglianza».

Il fatto è grave. E non è isolato. La zona di piazza Roma da anni è diventata, specie la sera, una sorta di «terra di nessuno», in balìa di gente che spadroneggia, schiamazza, litiga, sporca. È vero anche che polizia e carabinieri hanno intensificato i controlli dopo l’aggressione dello scorso settembre (un 46enne era stato ferito con un coccio di bottiglia), ‘figlia’ di un regolamento di conti con sfondo sentimentale (due tunisini sono stati indagati). Ma quanto accaduto domenica, influisce sulla sicurezza percepita, diminuendola.

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