L'ANALISI
21 Ottobre 2023 - 16:38
(FotoLive/Massimo Marinoni)
CREDERA RUBBIANO - Sono stati in tantissimi, questa mattina, a tributare l’ultimo saluto a Fulvio Facchi, scomparso a settant’anni. Talmente numerosi che la chiesa parrocchiale ha faticato a contenerli tutti. Tra la gente comune, c’erano molti dei dirigenti e atleti della Polisportiva CR 81, della quale era stato presidente, sia del volley sia del calcio. E c’erano quelli della società nata due anni fa dopo la fusione con Castelleone, la Pallavolo Due C.
Ma c’erano anche amministratori, attuali e passati, politici, amici e compagni della Dc, con cui aveva incominciato il percorso, e del Pd coi quali aveva poi condiviso un lungo cammino. E i sindaci Francesca Cerasola (Credera Rubbiano), Gianluca Savoldi (Moscazzano) e Aldo Casorati (Casaletto Ceredano), il consigliere comunale di Crema Simone Beretta e quello regionale Matteo Piloni.
Nella sua omelia, don Luciano Cappelli ha ricordato l’uomo più che il politico, parlando di Fulvio Facchi come di «una persona dal grande senso civico, impegnato per la comunità e professionalmente adeguato». Un uomo «sempre dalla parte dei più deboli — hanno ricordato gli amici — paladino della trasparenza, del bene comune e del vivere democratico».
Tutti intervenuti per ricordare il già candidato sindaco e consigliere comunale di centrosinistra nella passata tornata amministrativa, con un lungo passato da direttore di banca, spentosi giovedì. Da tempo lottava contro una malattia, che non gli ha lasciato scampo. Il momento più toccante è stato quando i ragazzini della Polisportiva si sono avvicinati all’altare e un tesserato ha letto a nome di tutti una lettera che a tracciato il lato umano del loro presidente.
Dopo la cerimonia funebre, la salma di Fulvio Facchi ha lasciato Credera per la cremazione. Le ceneri riposeranno poi al cimitero del paese, che ha tanto amato e per il quale tanto si è speso.
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