L'ANALISI
17 Ottobre 2023 - 07:58
Il parchetto del pic-nic notturno e un intervento dei carabinieri
CREMA - Sabato sera, pizza e birra tra le panchine e l’erba del parco, finché l’aria è ancora tiepida. Un bivacco in piena regola. Il gruppo di ragazzi è molto nutrito: sono almeno in 50, secondo chi abita in zona. Dopo il pic-nic notturno chiacchiere e risate salgono di tono, a tal punto che residenti e passanti mandano eloquenti segnali di insofferenza. Quando il cicaleccio diventa caos, scatta la chiamata alla centrale operativa dei carabinieri. In pochi minuti si presenta sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile. E la sagoma incombente dell’auto di servizio scatena il fuggi fuggi. Alcuni dei giovani ‘campeggiatori’, però, tutt’altro che intimiditi dalla presenza dei militari, non muovono un passo. Se ne restano lì, in mezzo al prato ingombro di cartoni della pizza, lattine, bottiglie, sacchetti di plastica, mozziconi di sigaretta. È a quel punto che inizia la lezione degli uomini in divisa: «Vi rendete conto di come avete ridotto il parco? Il verde è di tutti, anche e soprattutto vostro, dato che è qui che trascorrete le vostre serate».
Così i carabinieri si rivolgono al gruppo di giovani, impalati come studenti alla lavagna che non hanno aperto il libro. I militari, con modi risoluti, invitano i ragazzi a raccogliere i rifiuti e a liberare il prato dai residui della pizzata en plein air. La pattuglia riparte solo quando sull’erba non è rimasta più traccia dello spuntino barbarico. Nel parco, ormai, ci sono solo loro, i pochi superstiti di una serata villana che si è trasformata in una lezione di vita. Di quelle da tenere a mente per sempre. Gli abitanti del quartiere — nei pressi della passerella ciclopedonale Bettinelli, a pochi passi dal Park Hotel — si dicono grati ai carabinieri. Che non si sono limitati a fare ‘semplicemente’ il loro dovere.
Scrive una residente, in un messaggio rilanciato via social dall’ex presidente del Consiglio comunale Antonio Agazzi: «Disturbavano molto. Dopo un quarto d’ora dalla nostra telefonata è arrivata una pattuglia dei carabinieri. I ragazzi sono stati rimproverati e indirizzati alla raccolta di tutti i rifiuti lasciati a terra e sulle panchine. Negli anni, il cartello un po’ piccolo e poco visibile dell’amministrazione comunale relativo all’ordinanza contro il disturbo della quiete pubblica nella zona non ha sortito alcun effetto. Ma telefonando al 113 come privati cittadini e venendo indirizzati alle forze dell’ordine si può ottenere aiuto». A volte, ancor più prezioso di quanto ci si possa attendere. Proprio come è accaduto sabato sera.
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