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FERROVIE E DISAGI

Passaggi a livello, tilt e caos: sette guasti in tre mesi

Ennesima odissea dei binari con maxi ritardi e proteste. Pendolari cremaschi esasperati: Rfi finisce sotto accusa

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

03 Ottobre 2023 - 05:05

Passaggi a livello, tilt e caos: settimo guasto in tre mesi

CREMA - Sette guasti ai passaggi a livello in tre mesi – dal 4 luglio a ieri –: numeri che fanno impressione e solo considerando gli episodi più gravi, che hanno dunque causato i maggiori disagi al traffico ferroviario sulla linea Cremona-Crema-Milano, via Treviglio. Nell’occhio del ciclone stavolta finisce Rete ferroviaria italiana, la società che ha in gestione gli impianti, mentre dei convogli è responsabile Trenord. Un’escalation che non si era mai vista negli ultimi anni e che fa tremare i polsi, soprattutto dei pendolari, in vista dell’inverno, stagione notoriamente complicata per il traffico ferroviario che risente spesso del clima rigido. In particolare, più casi si sono verificati all’altezza della stazione di Caravaggio, un passaggio a livello ben noto agli habitué della linea per i suoi frequenti guasti. Questi problemi tecnici obbligano i regionali in servizio a rallentare o a fermarsi anche per decine di minuti, in attesa di poter transitare in sicurezza, solitamente in presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine, che blocca i veicoli in prossimità dell’attraversamento rimasto aperto.

A questi disagi, mai così frequenti come negli ultimi tre mesi, si aggiungono gli innumerevoli guasti dei treni e ulteriori disservizi dovuti al malfunzionamento di altri impianti che regolano la circolazione ferroviaria. Ogni giorno c’è qualche inghippo che mette i bastoni tra le ruote a chi viaggia tra le stazioni cremasche e cremonesi o si sposta verso il capoluogo regionale. Migliaia di utenti, di cui la stragrande maggioranza sono lavoratori o studenti, compresi centinaia di ragazzi che frequentano le superiori in città e risiedono tra Caravaggio, Capralba, Casaletto Vaprio, Madignano, Castelleone e Soresina.

Ieri l’ultimo episodio. A finire ko sono state le sbarre nei pressi della stazione di Casalbuttano. Il problema tecnico si è verificato all’alba, con conseguenti rallentamenti per diversi dei convogli in servizio dalle 6 in avanti, a cominciare da alcuni diretti per Milano. A viaggiare in orario sono stati solo i 10600 delle 5 da Cremona e il successivo 10602 delle 5,30. Da lì in avanti è stato il caos. Il 10604, atteso a Crema alle 6,52 , nella prima fase del percorso ha accumulato quasi mezz'ora di deficit orario. Stessa cosa per il 10606 delle 7,20. Il convoglio utilizzato dagli studenti di Soresina e Castelleone, il 10648, invece di arrivare in città alle 7,30 è arrivato in stazione alle 8,20. Di conseguenza è stato impossibile per i ragazzi entrare in orario in classe.

Nella direzione opposta non è andata meglio a chi era a bordo del 10613 delle 6,07 da Treviglio per Cremona, giunto a destinazione 25 minuti dopo il previsto. Oltre mezz’ora di deficit anche per il 10617 delle 8,07 dalla cittadina bergamasca. Immediato l’intervento della squadra di tecnici e operai di Rete ferroviaria italiana, per riparare il passaggio a livello per poter garantire il ripristino del regolare traffico ferroviario. La circolazione è tornata alla normalità a metà della mattinata.

LA RISPOSTA DI RFI

«Quasi tutti gli eventi sono legati al maltempo, le scariche atmosferiche hanno compromesso le prestazioni delle schede elettriche, necessarie al funzionamento degli impianti». Questo è quanto fanno sapere da Rete ferroviaria italiana per spiegare l’escalation di passaggi a livello guasti degli ultimi tre mesi. Cause ambientali, insomma, dovute alle tempeste estive che si sono abbattute sul Cremasco e sul Cremonese, in particolare ai fulmini. Gli ultimi tre episodi però sono avvenuti in giornate caratterizzate dal bel tempo. Da quasi un mese, infatti, non si registrano nel territorio perturbazioni degne di nota.

Quanto comunicato da Rfi non lascia certo tranquilli i pendolari in vista della stagione invernale. Il timore è che il ghiaccio e il gelo notturno possano causare analoghi problemi agli impianti lungo la linea. Inoltre, a causa delle basse temperature delle ore di buio, anche i treni presentano non di rado problemi la mattina, quando devono essere messi in servizio. Ciò dipende innanzitutto dall’usura di materiali e convogli, alcuni dei quali sono molto datati. A peggiorare le cose, in caso di guasti ai regionali, c’è il fatto che la tratta da Cremona a Treviglio è ad un unico binario. Diventa inevitabile dunque che gli incroci siano possibili solo nelle stazioni. Se un treno si ferma lungo la linea fa da tappo a tutti gli altri con il conseguente accumularsi di ritardi. Inoltre, spesso lo stesso convoglio effettua il servizio di andata e ritorno, il che significa che la cancellazione di una corsa comporta la soppressione anche della corrispondente.

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