L'ANALISI
30 Settembre 2023 - 10:52
Danilo Flisi ha compiuto cento anni di età
CICOGNARA (VIADANA) - Cento anni portati splendidamente, con una fibra da far invidia a persone più giovani. A spegnere le 100 candeline è stato nei giorni scorsi Danilo Flisi, classe 1923, imprenditore in pensione originario di Viadana ma da oltre settant’anni residente a Cicognara. Il compleanno è stato festeggiato insieme alla moglie Nicolina Maldotti, i figli Giuseppe e Fabio e i nipoti. «Una festa semplice, in casa, con il calore della famiglie e un po’ di palloncini colorati», racconta Giuseppe. Rievocando la vita del padre: «Papà è nato in una casa di contadini e così da ragazzo coltivava la terra insieme con i genitori. Poi ha conosciuto quella che sarebbe diventata mia madre, Nicolina, si sono innamorati e sposati nel 1951, quindi hanno raggiunto l’invidiabile traguardo di 72 anni di matrimonio. Dopo le nozze, sono andati a vivere a Cicognara».
E quale lavoro imperava in quell’epoca nella frazione viadanese? Facevi scope o facevi pennelli: Danilo, insieme con la moglie, scelse questi ultimi aprendo una piccola attività artigianali. «Produceva pennelli che poi venivano commercializzati da altre aziende più grandi, lavorando per molte ore al giorno in un piccolo capannone vicino all’abitazione», continua a raccontare il figlio Giuseppe. Da lì a poco sarebbe scoppiato il boom economico, che a Cicognara significò il grande successo delle industrie delle scope e dei pennelli con la conquista del mercato nazionale e internazionale. Danilo e la moglie continuarono la loro attività, ingrandendosi come capitò a molti altri artigiani e producendo pennelli che, attraverso altri marchi, venivano venduti anche all’estero. «Papà ha dedicato tutta la vita al lavoro, continuando a occuparsi della sua attività anche dopo aver raggiunto la pensione, come tanti altri imprenditori del suo stampo».
Nel frattempo, nell’azienda di famiglia era entrato anche il figlio Fabio, che con il tempo avrebbe ereditato la gestione dell’impresa. «A un certo momento il capannone a Cicognara non era abbastanza capiente, così papà e mio fratello hanno trasferito la ditta nella zona industriale di Roncadello, continuando a fare pennelli e altri materiali per la pittura con il marchio ‘Leone’. Poi, finalmente, papà si è preso il meritato riposo smettendo di lavorare e avendo più tempo per i suoi giri in bici per le basse di Viadana, che ha continuato a fare sino a qualche mese fa. Adesso sta più in casa, insieme con mia madre e una bravissima signora ucraina che dà loro una mano nelle faccende quotidiane».
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